Le dimissioni del presidente dell’Abi ed ex presidente di Banca Mps,Giuseppe Mussari, consegnate qualche ora fa al suo vice presidente vicario in ABI, non stupiscono. Sono, semmai, la obbligata scelta di un uomo che si trova, oggi, a doversi scontrare con le sue responsabilità e con un giudizio che non arriva solo da una comunità ma da un sistema che è addirittura sovranazionale.
Quanto emerso negli ultimi giorni in merito alla gestione della banca Mps, all’uso di una finanza creativa” dannosa e “distruttiva”, messa in atto dall’allora presidente e dai suoi stretti collaboratori, è per noi fonte di grande preoccupazione. La vicenda umana può indignare ma è marginale se messa a paragone di quello che si prospetta per la banca, patrimonio della città, dei suoi dipendenti ed ex dipendenti, dei suoi soci e correntisti.
Debiti su debiti, buchi di bilancio che ancora non si è in grado di quantificare… un futuro che ogni giorno assume tratti più . In questa fase particolarmente delicata della banca senese non si può che sperare che le “sorprese” siano finite e che sia arrivato il tempo di una svolta vera nella gestione dei conti dell’istituto di credito.
Non commento le sconcertanti affermazioni che il candidato Ceccuzzi ha avuto il coraggio di fare. Fedele alla sua nuova linea comunicativa all’insegna del totale disconoscimento del passato, quindi anche di se stesso, inaspettatamente si scaglia contro quella gestione che per anni ed anni ha sempre politicamente sostenuto ed elogiato. Come più volte fece, ed in maniera clamorosa, anche nel caso dell’acquisto di Banca Antonveneta da lui definita l’anima gemella del Monte dei Paschi. Affermazioni espresse con talmente tanta sicurezza che verrebbe da chiedersi se, quando le fece, fosse stato per caso in possesso dei necessari documenti tecnici. Se non ricordo male il candidato Ceccuzzi, all’epoca faceva il parlamentare del Pd e sedeva anche nella commissione finanze della Camera.
Siena ha urgente bisogno di fare chiarezza su certe gestioni del passato per ripartire recuperando le migliori energie della nostra città che un sistema malato ha impedito di poter fare esprimere.
Eugenio Neri, candidato a sindaco di Siena
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