Radicofani torna ancora ai tempi della mezzadria, festeggiando gli antichi mestieri. Artigianato, ma anche la rievocazione della trebbiatura sono al centro di un programma intenso, partito venerdì scorso, 31 maggio. L’ultima giornata in programma si apre presto, con lo “sdigiuno contadino”, mentre nel pomeriggio torna la trebbiatura con macchine d’epoca e l’accimatura del pagliaio. Si chiude lunedì 2 giugno dalle ore 21 con il ballo accompagnato da Claudio e Luana.
Prevista anche l’esibizione dell’associazione degli antichi mestieri di Equi terme, oltre alla possibilità di assistere alla conciatura di pelli, alla costruzione di archi e alla promozione delle gare con l’arco a cura della compagnia arcieri cacciatori Prima. In ogni caso, oltre agli stand gastronomici (da non perdere la pasta locale simile ai pici, i cazzagnoli), le vie del borgo saranno animate da antiche macchine agricole, fabbri, falegnami, calzolai, cantine, lavanderie, ricamatrici, armaioli e varie botteghe.
Radicofani, ancora una volta, si dimostra una realtà vitale, capace di vivere intensamente le proprie radici, e di coltivare la propria identità in maniera collettiva: condizione per la qualità della vita degli abitanti. Questa iniziativa, non a caso, ha coinvolto istituzioni e associazioni: è realizzata grazie alla collaborazione del Comune di Radicofani, dei volontari del centro Auser, delle contrade, dall’associazione Motorsport e delle attività commerciali. Tra l’altro, la festa degli antichi mestieri vedrà la prima partecipazione a un evento pubblico da parte del giovane e neoeletto sindaco, Francesco Fabbrizzi.