Uno stanziamento di 15 milioni di euro ed il ribasso medio degli spread di 0,50 punti percentuali, oltre ad un ulteriore abbattimento di 0,40 punti percentuali in presenza di investimenti: sono questi i cardini su cui si incentrerà l’operatività della Finanziaria Senese di Sviluppo nel 2015. Un anno in cui, come previsto nel piano operativo approvati nelle scorse settimane, la Fises sarà ancora una volta e sempre di più al fianco delle aziende senesi.
Ma non solo. All’interno dello stanziamento complessivo di 15 milioni di euro, infatti, è stato individuato un plafond ad hoc destinato ad imprenditoria giovanile e femminile con condizioni particolarmente vantaggiose. In questo modo la Finanziaria risponde ancora una volta alle esigenze dei tanti giovani e donne senesi che decidono di investire sulle proprie idee e di fare impresa sul territorio.
Fises al fianco delle imprese Nel 2014 sono state 241 le pratiche deliberate dalla Finanziaria senese di sviluppo a favore delle attività locali per oltre 10 milioni di euro. Tra tutti spiccano le operazioni per le nuove imprese, 70 per un totale di circa 3,1 milioni di euro. Più nello specifico, 2 milioni sono quelli destinati all’imprenditoria giovanile e femminile per 52 interventi a valere sul bando della camera di Commercio di Siena. Oltre 4,9 milioni di euro sono andati a finanziamenti per le piccole operazioni di liquidità (per 150 pratiche), mentre 29 pratiche per circa 2,8 milioni di euro hanno riguardato interventi di finanza straordinaria e un finanziamento è servito per investimento. Inoltre, hanno preso il via le operazioni svolte con le convenzioni firmate a fine anno con Chianti Banca e Banca Cras.
Le delibere nel territorio Nel 2014 questa è la distribuzione territoriale che viene riscontrata: il 35,68% delle operazioni si è concentrata sull’area vasta di Siena, il 18,26% si è concentrato in Valdichiana e il 16,60% in Valdelsa. Il 9,13% ha interessato le Crete e la Val d’Arbia, il 6,64% nella Val di Merse, il 10,37% in Amiata e il 3,32% nel Chianti. Tra i settori di intervento, i dati 2014 vedono commercio/turismo/artigianato e industria nettamente prevalenti con una percentuale complessiva di operazioni del 90,88%. Invece, agricoltura e servizi pesano per il 9,22%.
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