Dopo gli auspici della presidente Antonella Mansi, anche il nuovo direttore generale della Fondazione Mps, ha detto di confidare che i vertici della banca Mps non si dimettano.
“Noi confidiamo che i vertici della banca rimangano al loro posto, se ci sarà una condizione diversa si affronterà”, ha detto Enrico Granata nel primo incontro con i giornalisti a Siena nel suo nuovo ruolo.
Fondazione Mps ha il 33,5% della banca senese e come primo azionista ha fatto valere in assemblea del 28 dicembre la sua decisione di far slittare a dopo il primo trimestre l’aumento di capitale da 3 miliardi che il management avrebbe voluto lanciare a gennaio. Il presidente di Mps Alessandro Profumo e l’AD Fabrizio Viola hanno detto subito dopo l’assemblea che avrebbero fatto sapere quanto prima se intendono restare o no.
Nel frattempo Fondazione, che ha un debito di 390 milioni di euro con le banche creditrici, deve trovare compratori per le sue azioni Mps per ripagare il debito e ristrutturare il patrimonio.
A proposito del legame fra banca e fondazione, Granata ha detto che “è importante che la fondazione rimanga azionista della banca, ma deve diversificare il proprio patrimonio; questa è una esigenza ineludibile per evitare una situazione di concentrazione eccessiva su una partita”, ha spiegato Granata, chiarendo che l’obiettivo per la Fondazione è ritrovare il modo per rendere redditiziohttp://images.intellitxt.com/ast/adTypes/icon1.png il patrimonio.
Oggi si riunisce la Deputazione amministrativa della Fondazione.
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