Lo ha affermato il Presidente uscente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini, durante la conferenza stampa di fine mandato.
Mancini si e’ soffermato su alcuni punti particolarmente controversi della sua gestione. Ad iniziare dalla decisione di sostenere l’operazione di rafforzamento patrimoniale da oltre 2 miliardi di euro che Rocca Salimbeni fu costretta ad affrontare nel 2011 per riportare oltre le soglie di vigilanza i propri livelli patrimoniali. “Era ineludibile aderire all’ultimo aumento, sia per le forti pressioni subite a livello nazionale dal Ministero del Tesoro sia per le reiterate istanze da parte della comunita’ senese a non diluire la partecipazione nella banca. Eravamo nel pieno della campagna elettorale per le elezioni comunali 2011”, ha chiarito Mancini, che ha inoltre osservato come l’aumento di capitale condotto sotto la regia dell’ex presidente, Giuseppe Mussari, e dell’ex d.g. Antonio Vigni, corrispondesse pienamente “agli interessi primari dell’Ente: era coerente con gli obiettivi indicati in tutti documenti della Fondazione e delle Istituzioni controllanti, vale a dire garantire l’indipendenza della banca e preservarne l’italianita’”.
Entrano in vigore lunedì 23 dicembre le modifiche al servizio urbano di San Gimignano con…
Che cos'è l'amore? È una domanda semplice, ma capace di toccare le corde più profonde…
Queste le celebrazioni presiedute dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza e arcivescovo…
Ad un mese esatto dalla presentazione ufficiale – in programma il 17 ed il 23…
Per il Movimento Civico Senese si rende necessario "un cambio di passo, con un maggiore…
Manutenzione sulla rete idrica tra Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni. I lavori di AdF in via…