Sotto il sole cocente di una afosa domenica, la contrada delle Biffe ha festeggiato la nuova sede, appena ristrutturata. Tra tamburi, bandiere e musica, si è celebrato un risultato atteso da molti anni, in questa zona di Chiusi scalo. Questa struttura che potremo definire un centro di quartiere, con la sua chiesetta, un salone e una cucina, è un grande prefabbricato, usato in Friuli nei periodi successivi al terremoto. Finita la sua funzione, arrivò alla parrocchia la notizia di una eventuale disponibilità per una cessione gratuita. Un gruppo di parrocchiani chiusini, nell’82 affrontò il viaggio per recuperare la struttura, poi posta in un piccolo parco lungo via Fratelli Bandiera. La nuova amministrazione del Comune di Chiusi, in tempi record, è riuscita a regolarizzarla dal punto di vista urbanistico. In contemporanea, con qualche sacrificio, contrada e parrocchia di Santa Maria della Pace hanno provveduto al rifacimento del tetto e alla completa ristrutturazione di un immobile che, per ovvi motivi, cominciava a palesare il peso degli anni. Con grande soddisfazione, mista a un pizzico di orgoglio, il sindaco Stefano Scaramelli, il parroco don Antonio Canestri e il presidente delle Biffe Piergiorgio Mencarelli hanno potuto tagliare il nastro. Intorno a loro una bella atmosfera: suoni, colori, tanta gente che ha assistito alla santa messa.
Nel pomeriggio giochi e l’esibizione della Young band, il gruppo musicale giovanile dell’istituto comprensivo Graziano da Chiusi, ormai famoso per i riconoscimenti ottenuti. Un grande pranzo nella nuova sede e una merenda pomeridiana hanno contribuito a dare il senso di una comunità, riunita intorno ai valori della solidarietà e dell’amicizia. C’era voglia di stare insieme, ieri, tra diverse generazioni, intorno all’idea di una contrada e della festa dei Ruzzi della Conca. E proprio sabato scorso, si è svolto il primo torneo di palla al bracciale aperto anche a compagini non chiusine. «Abbiamo promesso alcune cose per le Biffe – ha annunciato il sindaco – e le stiamo realizzando. Ora, insieme alla nuova sede, arriveranno anche i marciapiedi. La forza della nostra azione amministrativa si sta concretizzando mediante azioni concrete in favore dei cittadini, che in questo caso sono anche contradaioli e parrocchiani, verso i quali ho sempre cercato di essere vicino e sensibile allo loro esigenze».