Siena ha il suo vigneto in città: sono stati impiantate all’Orto de’ Pecci le prime barbatelle di alcuni dei più antichi e rari vitigni – dal Gorgottesco al Tenerone, dal Mammolo alla Salamanna – riscoperti all’interno delle mura e negli spazi suburbani della città medievale che daranno vita al “vigneto della biodiversità autoctona”, un vero e proprio patrimonio ampelografico salvato dall’estinzione grazie a “Senarum Vinea – Le vigne di Siena”, il progetto di riconoscimento e valorizzazione del patrimonio viticolo autoctono e delle forme storiche di coltivazione della vite, realizzato dal Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università degli Studi di Siena e promosso dalle Città del Vino, Comune e Provincia di Siena e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena (info: www.terredelvino.net).
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