Francesco Michelotti e Massimo Mori seguono Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto nel nuovo movimento politico chiamato “Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale”. Il dado è tratto, la separazione dal Popolo della Libertà è ormai cosa fatta. E verso gli ex amici di partito berlusconiani i toni utilizzati, soprattutto da Mori, non sono teneri: “Sono uscito arrabbiato dal Pdl – ha detto ieri Mori -. Il Popolo della Libertà provinciale non mi ha permesso di fare politica”. Altro che libertà, viene da pensare sentendo la versione di Mori. “In tutti questi anni il Pdl senese ha vissuto seguendo la logica dell’inciucio e dell’accordo con chi ha governato questa città, impedendo a tanti di noi di dire la nostra opinione su molti argomenti. L’ordine era: ‘silenzio, calma e pacatezza’. Il tutto solamente per raccogliere le briciole, qualche posto in Fondazione o in qualche altra istituzione. Noi non vogliamo accettare questa logica, io voglio poter fare politica e quindi dire la mia opinione”. Più diplomatico Francesco Michelotti che comunque ricorda la forte ed intensa polemica e diatriba interna nata quando lui e Marignani si contesero il ruolo di segretario provinciale con un congresso che si svolse a Bettolle. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha affermato ieri Michelotti – è stata la decisione di non fare più delle primarie nazionali per scegliere il leader del centrodestra, primarie che erano state precedentemente indette. Noi non chiedevamo spazi ma solo una partecipazione democratica. Questo non è avvenuto e si è invece preferito dare ascolto alle volontà di un uomo solo, Silvio Berlusconi. La misura era colma e ripenso anche al congresso provinciale che da Siena fu spostato a Bettolle per agevolare uno dei due candidati, caso unico in Italia”. Poi però ricuce: “Noi non siamo i Gianfranco Fini del secondo giro – ha proseguito Michelotti -, noi non tradiamo nessun mandato degli elettori (Michelotti e Mori sono consiglieri provinciali, ndr) perché rimaniamo convintamente nel centrodestra. Ma vogliamo un centrodestra credibile, moderno ed europeista. La nostra scelta è dettata da una forte convinzione, certamente non dalla convenienza. Vogliamo essere propositivi, non distruttivi verso un partito che fino a poco fa era la nostra casa. Noi possiamo dare delle risposte agli elettori delusi del centrodestra”.
Chi ha aderito Poi Michelotti elenca i senesi che già hanno aderito a Fratelli d’Italia lasciando il Pdl. Oltre ai due consiglieri provinciali Michelotti e Mori entrano nel Centrodestra nazionale Martinucci e Lanfredini, consiglieri comunali di Poggibonsi, Mangiameli di Gaiole, Andrea Marchetti di Chianciano, Andrea Guerrini di Abbadia, Alessio Sangermano di Torrita e Giorgio Carletti di Montepulciano. “Ci portiamo dietro quasi tutto il 41 per cento del partito che mi ha sostenuto nel congresso provinciale”, ha detto Michelotti.
Sindaco Ma sulla situazione senese non c’è ancora omogeneità. “Siamo appena nati e non abbiamo ancora gli organismi politici per dare un’indicazione sulla scelta del candidato a sindaco”, spiegano i Fratelli d’Italia. E così mentre Michelotti sosterrà Eugenio Neri, Massimo Mori si impegnerà invece con Enrico Tucci.
Gennaro Groppa
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