Il congelamento dei tubi e degli abbeveratoi ha costretto molti allevatori ad attrezzarsi con borse di acqua calda e panni caldi per “riscaldare” i tubi (a vista) e assicurare così il rifornimento di acqua. In aumento anche i costi per i mangimi (fieno, mais e cereali): “più è freddo – spiega Massimiliano Volpone, direttore provinciale Coldiretti – più gli animali hanno bisogno di introdurre cibo. Queste temperature hanno prodotto quindi anche un incremento dei costi del 30%”. Danni anche ai raccolti “bruciati” nei campi. La produzione di ortaggi di stagione coltivati in pieno campo (cavoli, verze, carciofi ed in generale gli ortaggi a foglia come lattughe, radicchio, indivia, borragine, spinacio, catalogna) è andata persa con percentuali che arrivano fino al 50%; il gelo ha colpito anche il prodotto già raccolto e in fase di stoccaggio. Per far fronte all’emergenza neve è, comunque, sempre attiva una task force di trattori-spazzaneve.
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