Un incontro con il Prefetto di Siena per evidenziare il problema ormai fuori controllo della popolazione di ungulati e la conseguente presenza del lupo sul territorio, è stato fissato da Coldiretti Siena per martedì prossimo. Il mondo degli imprenditori agricoli riferirà al Prefetto di come la fauna selvatica sia aumentata in maniera esponenziale provocando gravi danni ai raccolti e agli allevamenti di bestiame. Un problema che va preso in seria considerazione per la tutela non solo dell’agricoltura e della zootecnia, ma dello stesso equilibrio ambientale e dei cittadini che rimangono spesso coinvolti in gravi incidenti stradali come è successo anche nell’ultimo fine settimana a Siena, come testimoniano le cronache locali.
“Siamo arrivati ad un punto in cui servono risposte concrete e non chiacchiere – ha detto il direttore di Coldiretti Siena Francesco Sossi –pochi giorni prima della fine dell’anno uno dei nostri allevatori di carne chianina biologica alle porte di Siena ha subito la perdita di una vacca che è stata assalita dai lupi e uccisa, mentre la scorsa notte è toccato ad un nostro allevatore di pecore nel comune di Casole d’Elsa subire la perdita di oltre quaranta capi. Abbiamo attivato la procedura di denuncia in Regione Toscana per ottenere il recupero dei danni subiti ma questo non basta per tutelare gli allevatori. Abbiamo ottenuto un incontro con il Prefetto di Siena per esporre il problema che non è solo quello dei nostri imprenditori agricoli mentre salutiamo con piacere l’idea del sindaco di Casole d’Elsa di fare il punto della situazione con le associazioni degli agricoltori, in un dibattito pubblico”.
Intanto i mesi passano e gli animali selvatici sono in crescita tanto che caprioli e cinghiali arrivando fino alle porte della città.
“ Non è difficile vedere sulla tangenziale ungulati che attraversano la strada a grave rischio di chi la percorre ma quello che è più preoccupante – ha sottolineato il direttore di Coldiretti – è che dove ci sono prede ci sono anche predatori e l’aumento incontenibile di caprioli e cinghiali, permette ai predatori come i lupi di riprodursi e avvicinarsi ai centri abitati.”
Alcuni parlamentari hanno atto un’interrogazione ai ministri dell’ambiente e dell’agricoltura, che porta la data del 26 novembre scorso in cui si fanno esplicite richieste e si chiede “quali siano i dati in possesso del Governo sulla consistenza della specie protetta del lupo sul territorio nazionale, quale sia l’andamento demografico della popolazione dei lupi negli ultimi anni e quali siano le perdite ufficiali per l’agricoltura attribuite all’azione dei lupi negli ultimi anni”;
Nell’interrogazione si fa anche cenno a quanto avviene in Francia “se il Governo ritenga che esistano i presupposti necessari che configurino l’ammissione della deroga prevista all’articolo 9 della Convenzione di Berna, per consentire in Italia il contenimento, tramite trasferimento od abbattimento selettivo controllato, di alcuni capi delle specie più dannose per le quali non ricorre il pericolo di estinzione”.
“Vogliamo spronare i rappresentanti politici senesi che siedono in Parlamento a Roma e quelli della regione Toscana ad attivarsi per mettere all’ordine del giorno il problema , non parlarne non servirà certo a risolverlo. Esiste un’interrogazione parlamentare e siamo in attesa di sapere se è stata discussa e quali siano state le risposte”.
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