Un doppio appuntamento con la storia locale, per non dimenticare il passato e valorizzare i principi di democrazia e libertà che hanno segnato lo sviluppo della città colligiana. E’ quello in programma venerdì 27 gennaio a Colle di Val d’Elsa, con un’iniziativa dedicata al “Giorno della Memoria” – in programma alle ore 10.15 nell’ex Palazzo Pretorio, oggi sede del Museo archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli”, in Piazza Duomo – e la seconda conferenza del ciclo “Colle nella storia” – fissata per le ore 17.30 alla biblioteca comunale “Marcello Braccagni”, in Via di Spugna, 78 sul tema “L’oscuro dopoguerra a Colle di Val d’Elsa: dal biennio rosso all’avvento del fascismo”, a cura di Francesco Corsi.
“Giorno della Memoria”. Nella giornata che ricorda lo sterminio e le persecuzioni subìte dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, Colle di Val d’Elsa intitolerà a Gracco Del Secco, medico colligiano, antifascista e partigiano ucciso dai nazisti, “Le Stanze della Memoria”, spazi al piano terreno dell’ex Palazzo Pretorio un tempo adibiti a carceri per detenuti politici e oggi al centro di un progetto di recupero e valorizzazione promosso dal Comune di Colle di Val d’Elsa, dalla locale sezione dell’Anpi e dal Gruppo archeologico colligiano, che gestisce il Museo ospitato, da diversi anni, nell’ex Palazzo Pretorio. Sui muri di queste ex celle, infatti, sono custodite preziose testimonianze storiche, rappresentate da segni, graffiti e pensieri lasciati dai detenuti, in particolare, nel periodo compreso tra il 1919 e il 1923, anno in cui una legge nazionale chiuse tutte le preture territoriali. Allo stato attuale, è possibile visitare soltanto una delle Stanze della Memoria, ma la sezione Anpi di Colle di Val d’Elsa e il Gruppo archeologico colligiano stanno lavorando per restituire completamente questo patrimonio storico e culturale alla città.
All’iniziativa di venerdì 27 gennaio, rivolta in particolare alle scuole colligiane, prenderanno parte delegazioni di studenti di diverso ordine e grado, accanto a Paolo Brogioni, sindaco di Colle di Val d’Elsa; Lorenzo Garibaldi, del Comitato provinciale Anpi di Siena; Sergio Tanzini, dell’Anpi colligiano; Luigi Di Corato, direttore della Fondazione Musei Senesi; Giacomo Baldini, curatore scientifico del museo archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli”; Fabio Masotti, per l’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea. La cerimonia vedrà anche la partecipazione di rappresentanti della comunità ebraica di Firenze, della sezione Anpi universitaria “C.Rosselli” e delle sezioni Anpi della Valdelsa e della provincia di Siena e sarà salutata dalle note della Filarmonica “Vincenzo Bellini” di Colle di Val d’Elsa.
“Colle nella storia”. Il secondo appuntamento con il ciclo di conferenze sulla storia locale – organizzato, come ogni anno, dalla biblioteca comunale “Marcello Braccagni” in collaborazione con l’Università dell’Età Libera della Valdelsa e la Società storica della Valdelsa – offrirà un momento di riflessione sul periodo che va dal biennio rosso all’avvento del fascismo. Nel corso della serata, Francesco Corsi metterà in evidenza le trasformazioni politiche e sociali che segnarono la città. Durante la serata, infatti, sarà descritto e analizzato lo scenario colligiano all’indomani della fine della Grande Guerra, il ruolo che ebbero le espressioni locali dei movimenti e dei partiti che animavano la scena politica nazionale e internazionale durante la guerra e nei tumultuosi anni successivi, ma anche gli eventi principali di quegli anni: dalla nuova Camera del lavoro alla costruzione della Casa del Popolo fino alla trasformazione del partito socialista locale, tradizionalmente borghese e riformista, benchè connotato da istanze radicali e democratiche, in chiave operaia e contadina.