A Castiglioncello del Trinoro, DOMENICA 15 SETTEMBRE, si premiano gli artisti che hanno partecipato alla realizzazione delle “sculture nel vento” e degli “uccelli meccanici”. Il premio Athena verrà consegnato nell’area archeologica intorno alle 18, dopo la decisione della giuria formata da Luca Beatrice, Tommaso Cascella, Sergio Casoli, Gino Castaldo, Damiana Leoni, Stefano Senardi, Michael Cioffi.
Ma la giornata è ricca di altri eventi, fin dal mattino. Tra le 10 e le 13 il musicista cubano Eduardo Piloto Barreto, al flauto traverso, accompagnerà il volo degli “Aquiloni d’artista”. Eduardo Piloto, nipote di Rey Barreto, vanta collaborazioni importanti, come quelle con la famosissima cantante Celia Cruz e col pianista Chucho Valdez. Sempre in mattinata, gli artisti finalisti del premio Athena termineranno le loro opere.
Per l’intera giornata sarà aperta la mostra “Messaggeri di pace”, con le photo performance di Stefano Iraci. Dopo la premiazione dei vincitori del premio Athena Castiglioncello del Trinoro (ore 21) è prevista la performance di pittura digitale “Washout Project: Icaro”, di Cosimo Miorelli, musica di Stefano Bechini. Si chiude, così, un festival dedicato alla creatività con il vento come filo conduttore, che ha animato fin da venerdì scorso un borgo bellissimo, ma che ha rischiato a lungo l’abbandono.
Ora, dopo l’investimento dell’avvocato Michael Cioffi con studio a Cincinnati, Ohio (uno dei più noti negli Usa), sono tornate alla luce le fondamenta di un castello medievale e reperti etruschi, mentre la sua nuova struttura ricettiva Monteverdi Tuscany offre spazi per ospitare musica e arte. “Per aspera ad astra”, nato da un’idea di Marina Comandini ne è un esempio eclatante. In questi giorni si è assistito a una serie di performance, installazioni, spettacoli, esempi di land art in linea con la bellezza del paesaggio circostante. Castiglioncello del Trinoro, che aveva la dignità di Comune nel Medioevo, oggi è una frazione di Sarteano e vanta l’affaccio forse più bello su uno dei più celebrati panorami del mondo: quello della val d’Orcia.