Poggibonsi ha un nuovo cittadino onorario. Antony Gormley, autore degli ‘omini di ferro’, ha ricevuto questa mattina – 15 settembre – presso il Comune la cittadinanza onoraria di Poggibonsi. “Un modo per ringraziarlo – dice il Sindaco Lucia Coccheri – per le sue straordinarie doti artistiche, per il suo inconfondibile stile, per la sua capacità di fondere l’arte con il territorio, per la sua generosità”. Parole scritte nella pergamena che il Sindaco ha donato al famoso artista e scultore che si è detto onorato di essere un cittadino di Poggibonsi. La cerimonia è stata aperta da Mauro Burresi, in rappresentanza del Consiglio Comunale di Poggibonsi che il 20 aprile scorso ha approvato il conferimento della cittadinanza proposta dal Sindaco e dalla Giunta su richiesta dell’associazione Arte Continua. Alla cerimonia sono intervenuti Mario Cristiani, presidente dell’associazione Arte Continua, il vicesindaco Angelo Minutella e l’assessore alla cultura Susanna Salvadori, l‘associazione culturale La Ginestra che ha ‘adottato’ le opere per la loro valorizzazione, l’ex sindaco dell’Amministrazione poggibonsese Luca Rugi.
Il progetto
Gormley è autore a Poggibonsi del progetto “Fai spazio, prendi posto”, sette sculture di ferro in pixel modellate su altrettante persone e che si trovano in vari luoghi della città. Il progetto di Gormley per Poggibonsi era quello di raccogliere le memorie della città e della sua gente creando con le sculture una mappa psico-geografica, una ‘collective memory map’ della città. Le opere, donate successivamente alla città, sono state realizzate nel 2004 nell’ambito della nona edizione della manifestazione Arte all’Arte a cura dell’associazione Arte Continua.
“Un linguaggio nuovo e proiettato nel futuro – ha detto l’assessore alla cultura Susanna Salvadori – con cui questo grande artista è riuscito a coniugare passato e innovazione traducendo in arte la natura e la storia di Poggibonsi. Oggi noi, grazie a Gormley, alla lungimiranza dell’associazione Arte Continua e della passata amministrazione in cui questo progetto è maturato, condividiamo questa esperienza con altre realtà come Manhattan, Helsinki, Pechino e a tante altre città. Un percorso di crescita culturale e sociale che intendiamo proseguire”.
E’ stato Mario Cristiani a ripercorre anche nei ricordi la nascita del progetto e la sua condivisione. “L’arte rappresenta un modo per crescere e per guardare avanti – ha detto – Ringrazio Antony Gormley e l’Amministrazione comunale per aver dato corpo ad un’opera d’arte che oggi, grazie a questa sensibilità e alla generosità dell’autore, appartiene a tutta la città”.
“Una città – ha ribadito Angelo Minutella – la nostra, che negli ultimi decenni ha smesso di essere una città solamente industriale ed è cresciuta anche sotto altri aspetti. Lo ha fatto da un punto di vista urbanistico con il recupero di importanti aree come il Cassero della Fortezza Medicea, il Politeama, l’ex ospedale Burresi, lo ha fatto anche da un punto di vista culturale con il valore aggiunto dato dalle opere di artisti famosi che sono rimaste in città grazie alla manifestazione Arte all’Arte. Di questo ringraziamo l’associazione, l’amministrazione precedente guidata da Luca Rugi, e soprattutto Antony Gormley”.