Il bianco e il verde della contrada del Granocchiao sono i colori che hanno trionfato alla 34° edizione dei Ruzzi della Conca. Bittoni, Forzoni e Gobbini hanno, quindi, difeso il titolo di campioni conquistato lo scorso anno rimontando in una intensa seconda domenica di gioco lo svantaggio della prima giornata. Il Granocchiaio per riuscire al alzare la Conca al cielo di Chiusi è dovuto, infatti, passare per le forche di ben tre partite e tre contrade Mar Nero, Biffe (pratiche liquidate agevolmente anche se le Biffe un po’ di filo da torciere lo hanno dato) ed infine Fornace. La Finalissima, alla quale la contrada giallo rossa della Fornace è arrivata con i propri uomini riposati in quanto è stata conquistata vincendo domenica 31 agosto, è stata un tira e molla di emozioni con le due contrade che si sono distaccate, rimontate per concludere con un corpo a corpo finale da cardiopalma. Ad andare per primi in vantaggio sono stati gli uomini giallo rossi del capitano Paolo Croce che hanno messo da subito un paio di punti di distacco dai propri avversari, ma arrivati all’ottavo punto (esattamente a metà strada, la partita termina al 16° punto) il Granocchiaio è venuto fuori con una orda d’urto devastante che ha portato il punteggio da 8-6 per la Fornace a 14-9 per il Granocchiaio. Sulle ali dell’entusiasmo sembrava a tutti chiaro che la partita sarebbe finita senza possibilità di replica, ma invece, improvvisamente, la strada della vittoria per i ragazzi bianco verdi è diventata una salita ripidissima e dura da scalare tanto che gli uomini della Fornace hanno rimontato fino al 15-12. Con quattro mach point persi le contrade sono andate al cambio di campo e dopo un ultimo scambio infinito con i bracciali che per alcuni minuti consecutivi hanno sferzato l’aria, il Granocchiaio ha chiuso i giochi con un colpo magistrale di Bittoni che mandato in paradiso le “ranocchie” bianco/verdi e spedito all’inferno i giallo/rossi.
Spettacolare e suggestiva è stata anche la sfilata che ha anticipato le partite. Il lungo corteo si è snodato dalle vie centrali della stazione per raggiungere il campo sportivo mettendo in scena spaccati della vita di circa cento anni fa. Altrettanto emozionante è stato lo spettacolo offerto dal gruppo sbandieratori e tamburini.
“Complimenti alla contrada del Granocchiaio – dichiara il sindaco Stefano Scaramelli – i ragazzi sono stati bravi a rimontare e a vincere tre partite consecutive. Anche le altre contrade sono state molto brave e agguerrite, offrendo un grande spettacolo alle centinaia di persone che hanno assiepato le nuove tribune, dopo aver assistito a un suggestivo corteo storico. Il nuovo stadio e il nuovo manto di erba sintetica hanno retto il battesimo dei Ruzzi; il bilancio dell’edizione 2014 non può che essere, quindi, positivo.”
I campioni in carica del Granocchiaio, da sfavoriti, hanno dimostrato che ai Ruzzi della Conca di Chiusi nulla è scontato e anche che è ancora presto per il cambio di generazione; Bittoni, Gobbini e Forzoni la palla al bracciale ce l’hanno nel sangue tanto da alzare al cielo, insieme al capitano Massimo Marchettini e a tutto il popolo bianco verde, la 19° Conca.