Domani (martedì 24 settembre), in occasione del tavolo istituzionale convocato dall’Amministrazione provinciale di Siena su richiesta delle organizzazioni sindacali FILLEA-CGIL e FILCA-CISL a cui dovrebbe partecipare anche la Prefettura ed il Comune di Torrita di Siena, i quasi 80 lavoratori dell’impresa Giomarelli Anterivo s.r.l. si sono dati appuntamento in Piazza del Duomo per manifestare tutte le loro preoccupazioni e soprattutto per capire quali scenari si prospetteranno nei prossimi mesi.
“Da tempo la situazione aziendale risultava complicata – spiegano i sindacati – e la stipula di un ulteriore accordo per cassa integrazione straordinaria avvenuto due mesi fa ne era un ulteriore segnale, anche se nessuno aveva previsto (o voleva prevederlo) un epilogo così drammatico”.
“Ad oggi infatti – proseguono FILLEA-CGIL e FILCA-CISL – tutte le attività sono sospese e i cantieri sono fermi, segnali che fanno presagire la possibilità della fine di un’altra storica azienda del territorio senese, ipotesi che per noi deve essere assolutamente scongiurata, sia per il numero di maestranze coinvolte (sono circa 80 quelle dirette, che arrivano ad alcune centinaia di unità con i sub-appalti e i fornitori), che per le ricadute in un territorio già duramente colpito dalla crisi, nonché e soprattutto perché incomprensibile dal punto di vista delle commesse residue dell’azienda”.
“La ricostruzione de L’Aquila, svariati cantieri di manutenzione commissionati dalla Banca d’Italia, la realizzazione di un grosso parcheggio all’interno del capoluogo senese ed altri cantieri che l’Azienda ha più volte quantificato in un portafoglio di oltre dieci milioni di euro – sottolineano le organizzazioni sindacali – ci fanno dire che è impensabile la non prosecuzione dell’attività di questa realtà aziendale”.
“Oltre al volume complessivo appena citato, la presenza di cantieri in qualche maniera collegabili alla pubblica amministrazione – concludono FILLEA-CGIL e FILCA-CISL – suggerisce che a partire dall’imprenditore stesso, attraverso tutte le forze residue, passando per le istituzioni che debbono forzatamente impegnarsi per il ripristino dell’attività e del pagamento degli ammortizzatori sociali (ancora si attende la CIGO di maggio) e in ultimo, anche se primo in ordine d’importanza, il sistema bancario del territorio (che non potrà continuare a chiamarsi tale se non sosterrà imprese e lavoratori), debbano tutti attivarsi per una rapida e proficua soluzione che investa positivamente la Giomarelli Anterivo s.r.l”.