I margheritini: ‘Noi volevamo trovare una soluzione, il sindaco non ha voluto. Ora non possiamo sostenerlo’

“Il sindaco poteva evitare il commissario ma non ha voluto. Per evitare il voto negativo in Consiglio Comunale sarebbe bastato posticipare l’approvazione del bilancio. E non solo perché lo chiedeva la metà del gruppo del Pd, forza di maggioranza relativa, ma perché questo significava semplicemente rispettare la legge”. E’ quanto scrivono, in una lettera inviata al segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani e al segretario regionale toscano Andrea Manciulli, i sei consiglieri comunali di Siena del Partito Democratico che hanno votato no all’approvazione del bilancio consuntivo 2011 (Giovanni Bazzini, Anna Gioia, Luca Guideri, Lucio Pace, Alessandro Piccini, Gianluca Ranieri), votazione che ha visto la contrarietà, all’interno del gruppo Pd, di 7 consiglieri su 15.

“Abbiamo dimostrato in più occasioni – proseguono i sei consiglieri – la nostra volontà di trovare una soluzione positiva al problema. Lo stesso slittamento del consiglio comunale al 21 maggio era un modo per trovare una soluzione. Siamo certi che il bilancio consuntivo 2011 del Comune di Siena è illegittimo perché manca di coperture certe. Coperture che potrebbero nel tempo arrivare ma che oggi non ci sono”.

“Il 14 ottobre 2007 – è scritto ancora nella lettera a Bersani – abbiamo fondato, assieme a migliaia di persone, il Partito Democratico a Siena. Un grande progetto politico riformista che ci appassiona e ha guidato le nostre scelte sino ad oggi. Crediamo che sia incompatibile con il PD chi pensa di indicare in solitudine, senza condivisione, gli obiettivi da raggiungere e la strada da percorre soffocando il confronto, evitando la discussione, limitandosi a comunicare il giorno dopo le scelte effettuate. Questo comportamento non appartiene al Pd e il fatto che il Sindaco Franco Ceccuzzi lo abbia perpetrato ha la conseguenza di renderlo incompatibile con la guida della città di Siena”.

“Non possiamo sostenere – aggiungono ancora i sei consiglieri del gruppo Pd – chi ci ha definito traditori e voltagabbana soltanto perché su un atto fondamentale del Comune di Siena abbiamo un’idea diversa dalla sua e, nonostante avessimo cercato una soluzione per superare le divergenze, ci ha denigrato nella dignità personale sulla stampa locale e nazionale. Il Sindaco Franco Ceccuzzi ha trasformato una questione tecnico-amministrativa in un grave problema politico. Crediamo che chi agisce così non possa rappresentare il PD nelle Istituzioni.

“Se Siena vivrà una fase di commissariamento – è scritto ancora nella lettera inviata nei giorni scorsi al segretario nazionale Pd – l’unico responsabile è il Sindaco Franco Ceccuzzi. Il nostro impegno è per dar voce ad un grande progetto di cambiamento per la città di Siena che abbia un Sindaco capace di rispettare le idee di ognuno e di portare a termine il proprio mandato elettorale condividendo le scelte con i consiglieri comunali, valorizzando la sintesi e le proposte”.