Invece di agire concretamente, magari passando qualche ora del proprio tempo libero nei canili stracolmi di povere bestiole, alcuni “pseudo” animalisti preferiscono farsi pubblicità sul web. Difficile trovare argomentazioni serie e concrete, proposte da attuare per il benessere degli animali. Se si parla di Palio di Siena poi, questi internauti – magari con ai piedi delle belle scarpe di pelle – si attaccano veramente a tutto pur di criticare la Festa senese. Il Palio sul sito di 100% animalisti ormai è diventato solo una valvola di sfogo per gli utenti, nascosti da anonimato e nickname, utenti del sito che forse aiuterebbero molto di più gli animali se – come migliaia di animalisti italiani – prestassero le proprie ore libere per aiutare i quadrupedi in difficoltà anziché riempire il web di offese. A Siena avrebbero ben poco da fare perché al benessere ed alla tutela del cavallo ci pensano già i senesi, quei senesi che, Palio di luglio docet, accettano in silenzio e con compostezza la decisione di non partecipare al Palio a causa di un lieve infortunio del proprio barbero. Mentre tanti, troppi bambini italiani conoscono il cavallo e gli animali in generale attraverso i videogiochi, adottano un cucciolo sulla console portatile e strigliano un cavallo virtuale attraverso un joystick, a Siena i bambini si preparano a vivere due giorni all’aria aperta al Ceppo a vedere da vicino i propri beniamini a quattro zampe. Osservano le previsite, imparano a rispettare i cavalli e spesso chiedono ai genitori di poter montare a cavallo, di fare volteggio, imparano, rispettano e crescono con un amore verso il cavallo che li accompagna per tutta la vita. Sempre di meno i bambini che chiedono la firma sul proprio fazzoletto al fantino di turno in contrada, ma tanti, tanti i piccoli che non vogliono mancare quando il cavallino arriva nella stalla. E’ il cavallo l’unico ed indiscusso eroe del Palio. Il cavallo di cui si ricorderà sempre il nome e che resterà sempre nei cuori dei contradaioli.
Intanto, mentre i senesi proseguono negli studi accurati rivolti ad una sempre più accurata tutela dell’animale, mentre i bambini crescono con il concetto di rispetto verso gli animali e non si sognerebbero mai di tirare un calcio ad un cane come invece troppo spesso le cronache italiane ci raccontano, i 100% animalisti sul web proseguono con gli attacchi che ormai sembrano diventare barzellette. Anziché tifare Italia alle Olimpiadi, hanno sperato che Federica Pellegrini perdesse la sua sfida olimpica. E perché mai? Perché Federica, con il suo compagno Magnini, hanno assistito alla Carriera senese, si sono entusiasmati ad assistere al Palio da una terrazza su Piazza del Campo nel 2011 e dunque sono “colpevoli”. Così, dopo la delusione sportiva arrivata proprio in quelle gare che in passato la Pellegrini aveva dominato a suon di bracciate, ecco l’attacco, diretto, spietato e per la verità un po’ vigliacco visto che giunge in uno dei momenti peggiori di una carriera che comunque ha dato grosse soddisfazioni allo sport italiano. La frase rivolta alla Pellegrini è “firmata” su un paio di manifesti apparsi nella notte del 31 luglio sulla ringhiera nel retro del municipio di Spinea – città natale e simbolo della Pellegrini – in provincia di Venezia. Striscione che non ammette dubbi: “Fderica Pellegrini, il Palio di Siena porta sfiga. 200 di questi giorni!”, corredato da un manifesto di liberazione animale e uno contro la vergogna del palio con i cavalli.
Le foto dei manifesti sono apparse subito sul sito e i commenti si sprecano: “Finché la Pellegrini si limitava a nuotare, aveva il nostro rispetto – scrivono gli animalisti in quello che pare quasi un comunicato –. Ma i troppi atteggiamenti esibizionistici non le hanno giovato. Con la sua presenza alla corsa assassina ha mostrato di non avere sensibilità né capacità critica. Notiamo che il declino sportivo della Pellegrini è iniziato proprio con la sua presenza al Palio di Siena. La stessa sfortuna che auguriamo a tutti coloro che non rispettano gli Animali. ”.
L’utente Annalisa Mullen scrive: “Finchè appoggerà manifestazioni come il Palio di Siena la sfiga la perseguiterà sempre”. Paolo rincara: “Ottimo blitz, chi maltratta gli animali o supporta la vergogna di Siena, prima o poi la paga…”
Da qui la tesi animalista: il Palio porta sfortuna. Non a Natale Chiaudani però, che ha dichiarato di esser riuscito a vincere medaglia d’oro proprio dopo essere stato a Siena a fare il mossiere e ha ringraziato la città per la fortuna trasmessa.
Intanto, i cani nei canili e nelle strade muoiono di sete visto il caldo. Forse invece di appendere striscioni, portare loro una ciotola di acqua fresca aiuterebbe di più. E i lenzuoli anziché usarli per proclami potrebbero servire come riparo per molti animali nel freddo inverno.
Elena Casi