Riparte dall´Eccellenza il Chiusi, con la prima partita di domenica prossima, e intanto ha presentato la squadra a tifosi e istituzioni. Il presidente Amedeo Fei, come tradizione, ha regalato una maglia biancorossa al sindaco. Il campionato si preannuncia difficile, a causa di tante “nobili decadute” che vi partecipano, ma l´ottimismo non manca. Si punta come al solito su una linea verdissima (basti pensare che il capitano e uomo-simbolo, tra i più anziani è Francesco Ferretti, di23 ani) e su giocatori locali, tranne tre o quattro innesti esterni che rappresentano l´eccezione. “Una squadra giovane – ha scherzato l´assessore Andrea Micheletti – come è anche la giunta comunale. Spero che il vostro entusiasmo vi porti a risultati importanti”. Aziende e istituzioni si sono stretti intorno a una sodalizio che ha come emblema lo stesso simbolo del Comune, sentito come un patrimonio di tutta la città. Non a caso, al momento della presentazione appena avvenuta, oltre al presidente Fei, ex giocatore di buon livello e al sindaco, anche lui sportivo con la passione del calcio, c´era l´intera giunta comunale. Nell´occasione,oltre agli auguri di rito, il sindaco Scaramelli ha ricordato “l´importanza di questa società per Chiusi. Contribuisce a rafforzarne l´identità – ha osservato – e lo giocando a testa alta in tutti i campi della Toscana. Questo va a onore di una compagine societaria che unisce entusiasmo e competenza, oltre a una gestione oculata”.
Chiusi si colloca da qualche stagione su un livello adeguato dimensioni della città, a differenza di chi ci è arrivato dopo un fallimento, come avvenuto alla Colligiana, o dopo diversi campionati nelle serie superiori. Squadre comunque forti, perché hanno alle spalle centri importanti. Su tutte la Sangiovannese, quindi Montevarchi, Borgo San Lorenzo, Figline. E oltre a Colle di Val d´Elsa, le altre avversarie senesi sono Sinalunga, San Gimignano e Gracciano. Diciotto sono le compagini di questo campionato toscano, che si preannuncia combattuto. La società Nuova polisportiva (ma in realtà si occupa solo di calcio) Chiusi punta ad una salvezza tranquilla, con la possibilità di togliersi qualche soddisfazione strada facendo. Altro obiettivo è la valorizzazione di giovani, da lanciare sul mercato e magari a serie superiori, tutti figli del vivaio. Non a caso, oltre a quanto impone il regolamento (almeno tre i giocatori da schierare delle classi ´92-´93-´94), la folta rosa è infarcita di juniores. Una scelta lungimirante, che contribuisce alla solidità del Chiusi.