mila euro e paga 25 aziende del territorio. In attesa dunque di capire come e
quando sarà trasferita lormai famosa prima tranche da 20 miliardi annunciata
dal governo per permettere al pubblico di pagare il privato, il Comune di Chiusi
grazie ad una politica attenta e ad un rigoroso equilibrio di bilancio ci mette
del proprio nel rispettare i propri impegni finanziari assunti verso privati. Le
risorse sono state sbloccate grazie alla solidità della cassa comunale che
attualmente registra circa 3 milioni di euro e che quindi ha permesso lo
sblocco, come previsto dalla legge del 13% della giacenza.
Lobiettivo è però
più ambizioso, il Comune etrusco infatti a breve inoltrerà la richiesta per una
ulteriore capacità di spesa verso le aziende per altri 360 mila euro, così da
prevedere, dopo aver già pagato da inizio anno lavori per circa 300 mila euro,
altra capacità di spesa verso le imprese per ulteriori 720 mila.
questi i primi effetti che il Comune ha registrato anche dopo la protesta romana
di circa un mese fa, quando sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali si
riunirono al cinema Capranica per chiedere con forza lo sblocco dei vincoli del
patto di stabilità così da riuscire a pagare le aziende creditrici. A
rappresentare il Comune di Chiusi erano presenti a Roma, il sindaco Stefano
Scaramelli e lassessore al bilancio e finanze Juri Bettollini che aderirono
alla protesta in modo forte esternando tutto il proprio disagio per una
situazione non più sostenibile, anche tramite i media nazionali (il sindaco di
Chiusi Scaramelli era stato intervistato dai microfoni di Rai3), ma anche in
modo molto sobrio visto che il viaggio verso Roma è stato fatto in treno
regionale, il tragitto andata/ritorno dalla stazione Termini al cinema Capranica
completamente a piedi ed il tutto di tasca propria neanche 1 euro è stato
infatti richiesto in Comune come rimborso spese.
Sono molto soddisfatto e contento del fatto che 25 aziende del nostro Comune
presto saranno pagate ha dichiarato il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli
Come ho detto anche su facebook il patto di stabilità più che altro è un patto
di stupidità che ingessa le amministrazioni pubbliche facendole diventare a
tutti gli effetti esattori dello Stato e blocca di fatto lo sviluppo e la
crescita dei territori. Una amministrazione sana deve riuscire a dare lesempio,
come possiamo chiedere ai cittadini correttezza e puntualità nel pagare le tasse
quando il pubblico è il primo che non riesce a saldare i propri debiti. Come
diciamo da mesi cè bisogno di un cambio di passo, noi a livello locale lo
stiamo facendo, speriamo che anche a livello centrale qualche cosa si smuova
perché non possiamo più permetterci di continuare a perdere tempo, così di mezzo
ci va il futuro delle nostre famiglie ed i nostri figli e questo non può più
essere accettato.
Pagare le aziende è un dovere della pubblica amministrazione dichiara Juri
Bettollini assessore al bilancio e finanze del Comune di Chiusi- e per questo
sono contento che Chiusi sia riuscito a sbloccare pagamenti per 360 mila euro,
naturalmente questo deve essere solo linizio. Quando in ballo cè la vita
lavorativa e dunque affettiva delle persone occorre essere molto più rapidi di
come si sta dimostrando il governo anche con lultimo decreto che presenta forti
lacune soprattutto dal punto di vista pratico; al solito nelle stanze del potere
sono rimasti ai timbri mentre il mondo reale viaggia al ritmo di un solo click.
La parola dordine deve essere sburocratizzazione solo così riusciremo a dare un
po di ossigeno alle nostre imprese.
Tanto per fare qualche esempio nella prima tranche da 360 mila euro il Comune di
Chiusi riuscirà a pagare i lavori fatti al cimitero, i lavori sul torrente del
Montelungo, alcuni professionisti che hanno fatto progetti per il Comune o
ancora parte dei marciapiedi di Chiusi Scalo, tutte le opere di manutenzione
fatte sia in termini di viabilità che di infrastrutture e molto altro ancora.
Insomma Chiusi si conferma Comune attento a rispettare i propri impegni, basti
pensare che negli ultimi due anni sono stati pagate imprese come mai successo
prima. Nel 2012 i pagamenti sono stati oltre 6 milioni e 500 mila euro mentre
nel 2011 oltre 7 milioni e 900 mila euro; per un totale dunque negli ultimi due
anni di oltre 14 milioni e 400 mila euro.
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