Parte dalla città di Chiusi un progetto sperimentale per fornire aiuto concreto alle famiglie con bambini affetti da autismo. Garantire un percorso educativo e terapeutico vigilato da professionisti è questo l’obiettivo che vuole essere ottenuto dalla giunta chiusina guidata dal sindaco Stefano Scaramelli, obiettivo che potrebbe concretizzarsi nella realizzazione di un centro diurno dove accogliere bambini autistici.
“L’autismo oltre che una malattia è un problema sociale – dichiara il primo cittadino di Chiusi Stefano Scaramelli – nel nostro territorio, come del resto in tutta Italia, purtroppo sono tante le persone affette da questa patologia. Nonostante dunque sia di fatto una realtà diffusa, troppo poco fin’ora è stato fatto dalle istituzioni pubbliche per venire incontro alle famiglie con una persona autistica da accudire e di certo i tagli del governo Berlusconi alla sanità e le successive manovre del governo Monti non hanno aiutato ne a risolvere ne tanto meno ad affrontare il problema. Il risultato è che sempre più spesso le persone autistiche e le loro famiglie si sentono letteralmente abbandonate a loro stesse in una dolorosa lotta, silenziosa e solitaria. Tutto questo non è più accettabile, serve velocemente un cambio di marcia – conclude il sindaco di Chiusi – per questo proprio in occasione della giornata mondiale dell’autismo abbiamo voluto lanciare l’idea di un progetto da condividere insieme, in grado di tendere concretamente una mano alle famiglie che non si devono più sentire ne abbandonate dallo Stato ne cittadini di serie B.”
Il cammino per la realizzazione del progetto è già iniziato, intorno ad un tavolo si sono infatti incontrati i rappresentanti dei soggetti interessati a sostenere con forza la creazione del centro diurno che ipoteticamente, ancora tanto ci sarà da lavorare, potrebbe essere operativo entro la fine dell’anno. All’incontro oltre al Sindaco Stefano Scaramelli e l’assessore alla qualità della vita Andrea Micheletti, erano presenti i rappresentanti della sezione soci Coop Valdichiana sud, della Fondazione Orizzonti d’Arte, della Venerabile Confraternità della Misericordia di Chiusi e della costituenda Onlus Nuvole ed Arcobaleno (alla realizzazione del progetto saranno coinvolti anche Usl e Regione Toscana). L’ambizione, è quella di riuscire a realizzare un centro di accoglienza che per gestione, terapia, supporto logistico, culturale e psicologico sia un vero e proprio punto di riferimento per l’intera Provincia di Siena. All’interno della struttura saranno messi a disposizione tutti i possibili ausili educativi e clinici così da sviluppare e potenziare le capacità della persona affetta da autismo migliorandone nel frattempo il benessere. Qualora il progetto andasse in porto, nella struttura di accoglienza dovrebbero essere presenti uno o più educatori specializzati nelle tecniche di supporto alle problematiche dell’autismo nonché un neuropsichiatra di riferimento in qualità di responsabile medico. Insomma anche se ancora il progetto è poco più di una idea e quindi siamo ancora nel campo delle ipotesi le semplici parole stanno diventando rapidamente fatti anche perché il disagio dell’autismo secondo recenti stime è in continuo e rapido aumento; solo in Italia ben 680.000 persone ovvero 1 su 88 sono affette da patologie riconducibili a forme più o meno gravi di autismo.