“In questo modo –spiega il sindaco Valentini – si darà un’opportunità economica agli agricoltori del territorio e, allo stesso tempo, si offrirà ai turisti un servizio in più perché quando si visita un luogo, viene apprezzata la possibilità di toccare con mano l’offerta gastronomica legata alla storia agricolo-alimentare di quel dato territorio. Si intende consentire alla produzione agricola del territorio di avere uno sbocco al Castello, dove passano centinaia di migliaia di persone, cercando di fare in modo che l’offerta non sia una duplicazione di quanto c’è già al Castello, ossia che sia una proposta aggiuntiva e non in concorrenza con chi già offre prodotti enogastronomici all’interno del borgo”.
La struttura dovrebbe essere ristrutturata e pronta entro la primavera del 2013. Il fondo è di proprietà comunale ed è stato finora utilizzato come piccolo appartamento, ubicato sopra il vecchio Ufficio turistico. La caratteristica peculiare del progetto, che è stato molto apprezzato dalla Regione, è quella di prevedere anche un profilo culturale, cioè di narrazione della storia della cucina toscana medievale. Le visite guidate che si svolgeranno al Castello nel 2013 termineranno quindi con una degustazione di prelibatezze del territorio, presso il nuovo spaccio di filiera corta, che offrirà prodotti a km zero.
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