Il Museo della Mezzadria riapre le sue porte, una giornata di festa a Buonconvento

buonconvento mezzadriaIl Museo della Mezzadria Senese di Buonconvento  riapre le sue porte con una giornata di festa per adulti e bambini. Dopo gli ingenti danni – stimati in oltre 70mila euro – subiti nell’alluvione dello scorso 21 ottobre, quando acqua e fango invasero gli spazi espositivi. Il museo torna di nuovo fruibile, anche se solo parzialmente, grazie al prezioso e fondamentale aiuto di tanti volontari: cittadini, studenti, VAB – Vigilanza Antincendi Boschivi Protezione Civile Valdarbia, e tutti coloro che, all’indomani del tragico evento, si sono rimboccati le maniche per restituire alla comunità il proprio patrimonio di storia e tradizione.

 

Per festeggiare la riapertura e proseguire nella raccolta fondi lanciata da Fondazione Musei Senesi, Comune di Buonconvento e Provincia di Siena per il completo riallestimento delle sale, domenica 15 dicembre il Museo della Mezzadria sarà in grado di offrire, grazie al generoso sostegno di Regione Toscana, una giornata ricca di appuntamenti. Le iniziative prenderanno il via alle ore 11 con la visita guidata animata a cura della Cooperativa Lagodarte e della Fondazione Musei Senesi che porterà alla scoperta della collezione del Museo, alla luce dei danni provocati dall’alluvione e del percorso di recupero degli spazi danneggiati, intrecciando la voce degli ex-mezzadri con quella dei volontari che ne hanno consentito la riapertura. Dalle ore 16 alle ore 17 invece è in programma “Accendi il futuro, illumina il Museo”, laboratorio creativo per bambini e adulti in cui verranno costruite piccole lanterne di carta illuminate da una candela. Gli abitanti dell’antico Oriente ritenevano che il lancio delle lanterne verso il cielo li avrebbe liberati da tutti i loro guai, con la fiamma e la luce della lanterna a simboleggiare la conoscenza e la guida per la propria vita. Con questo spirito di rinascita e di speranza per il futuro, i partecipanti al laboratorio potranno realizzare la propria lanterna, personalizzandola con un messaggio di buon augurio per il Museo della Mezzadria, per poi accenderla nel piazzale antistante l’ingresso degli spazi espositivi. La giornata si concluderà, infine, con l’appuntamento più atteso: alle ore 18 “Aperitivo in ottava rima” a cura de “L’Ottava – Accademia di Letteratura Orale”. Il poeta, musicista e improvvisatore Marzio Matteoli accompagnerà il pubblico alla scoperta della poesia che nasce dal popolo e che tanta importanza ha avuto anche nella tradizione senese e toscana. E come in una veglia, il canto sarà accompagnato da un aperitivo a base di prodotti del territorio.

 

“È motivo di grande orgoglio essere riusciti ad aprire il museo a meno di due mesi dal disastro che si è abbattuto sul nostro territorio, grazie al sostegno di Regione Toscana e all’aiuto di tanti e tanti volontari sarà possibile ricominciare – ha dichiarato Gianni Resti, presidente della Fondazione Musei Senesi – La partecipazione e la solidarietà saranno gli ingredienti su cui si costruirà il futuro del museo, che dovrà essere ancora più attivo e aperto alle collaborazioni di qualità”.

 

“La riapertura del Museo – afferma Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena – è un segnale di fiducia e di speranza per Buonconvento, colpito nel cuore dall’alluvione dell’ottobre scorso. Il mio grazie, a nome di tutta la Provincia, va a tutti coloro che hanno lavorato e contribuito, direttamente o indirettamente alla riapertura di questo museo, patrimonio del paese e di tutto il territorio senese. L’impegno della Provincia per sanare le ferite aperte dall’alluvione continuerà al fianco delle famiglie e delle aziende di Buonconvento”.

 

La “festa” sarà anche l’occasione per proporre regali di Natale solidali a sostegno della cultura: per un pensiero originale e personalizzato perché non mettere sotto l’albero di parenti e amici un contributo alla ricostruzione del Museo della Mezzadria? Accedendo al sito internet https://www.derev.com/it/alluvionemuseomezzadria e cliccando su “contribuisci” infatti sarà possibile indicare l’importo della donazione e il nome di coloro a cui volete dedicarla, offrendo così un dono unico nel suo genere e che consentirà di restituire la sede museale nel suo completo riallestimento ai cittadini, al territorio e tutti coloro che ogni anno vengono qui per scoprire la cultura rurale senese e non solo dall’Ottocento ad oggi.