Il libro ricostruisce il dibattito che si sviluppò a metà degli anni Cinquanta, durante il boom economico, sul piano regolatore di Siena elaborato da Luigi Piccinato che segnò il passaggio dalla città vecchia a quella nuova, a nord, e un nuovo centro nevralgico della città, tra la stazione, l´ospedale e il quartiere di San Miniato. “Con questo piano – ha detto Stefano Maggi – si decise di dare alla città un volto nuovo, preservando il centro storico e portando a Siena le modernità suggerite dall´epoca, come strade più ampie per la circolazione delle automobili. Fu un dibattito molto acceso tra i cittadini e all´interno delle contrade e tante scelte che poi tutti abbiamo vissuto negli ultimi cinquant’anni sono dovute a questo piano approvato in sede locale nel 1956, in sede nazionale nel 1959 e poi attuato negli anni `60 e `70”.
“E´ molto importante studiare la storia di Siena – ha detto Franco Ceccuzzi – perchè ci permette di leggere anche il presente. Il piano Piccinato fu uno strumento urbanistico eccezionale che ha salvaguardato il centro storico e le sue valli e oggi ci offre l’opportunità di continuare questo lavoro anche attraverso il recupero delle mura; la fruibilità cittadina delle valli verdi; il mantenimento del Rastrello come stadio e il recupero della Fortezza. Con un nuovo impegno che si affianchi alla salvaguardia della città: fare del centro storico un luogo vivo, vissuto e fruibile dai cittadini e dai turisti”.
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