Il Pdl presenta i candidati al parlamento: ‘E a maggio avremo il cambiamento a Siena’

Siena

“Per la prima volta almeno una rappresentante senese del Popolo della Libertà siederà in Parlamento, contro i due che con ogni probabilità risulteranno eletti nelle file del Pd. Un dato significativo, visti gli storici rapporti di forza a Siena”.

Così questo pomeriggio il coordinatore regionale del Popolo della Libertà Toscana Massimo Parisi ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei quattro candidati senesi del PdL: Simonetta Losi, Leonardo Casaletti e Roberto Caroti alla Camera, Donatella Santinelli al Senato.

“Due donne e due uomini totalmente estranei al sistema di potere che ruota intorno al Monte dei Paschi, differentemente da quanto accade nel Pd, nella cui lista due candidati su quattro hanno avuto o hanno tuttora rapporti con la galassia MPS”, ha incalzato Parisi introducendo i quattro rappresentanti senesi presenti nelle liste del PdL.

“Simonetta Losi, vicecoordinatrice del PdL senese, storica militante di Forza Italia prima e del PdL poi, candidata a sindaco, per spirito di servizio, in un comune ‘rosso’ come Sarteano; Leonardo Casaletti, dipendente regionale e consigliere comunale a Monteriggioni; Roberto Caroti, dirigente d’azienda e coordinatore comunale del PdL di Montepulciano; Donatella Santinelli, imprenditrice, capogruppo in provincia e coordinatrice vicaria del PdL senese. Quattro candidati di valore, con alle spalle una lunga militanza nei partiti del centrodestra, e nessun legame con il sistema MPS” ha ribadito il coordinatore regionale del PdL.

La conferenza stampa è stata preceduta da un incontro tra Parisi e dirigenti e simpatizzanti del partito, guidati dal coordinatore provinciale del PdL Claudio Marignani. Incontro durante il quale, oltre a un approfondimento di carattere nazionale, sono stati affrontati due temi caldi per il territorio senese: la crisi del Monte dei Paschi e le prossime elezioni amministrative.

“Criticare la gestione di MPS e la commistione tra questo e il Pd non significa schierarsi né contro la banca – i cui dipendenti e correntisti vanno tutelati – né tantomeno contro Siena. Significa invece rivendicare chiarezza sulle scelte che hanno portato alla crisi del terzo gruppo bancario del paese e sulle responsabilità politiche. Responsabilità non ascrivibili al PdL ma al partito che ha giovato del 99% delle nomine effettuate dalla banca nell’ultimo decennio. E non vengano a dire che sono stati loro a volere il cambiamento, perché è noto che a pretendere un cambio nel management è stata Bankitalia, e non certo l’ex sindaco Ceccuzzi. Per quanto riguarda il futuro del Monte dei Paschi, il PdL ha assunto pubblicamente una posizione sul piano di risanamento, che presenta delle zone d’ombra, come il taglio degli impieghi e l’esternalizzazione di alcuni servizi: tutto ciò nel totale silenzio di comuni, province e Regione”.

Infine un accenno alle prossime amministrative: “Siamo stati per lunghi anni di fronte a un sistema nel quale il Pd è stato abituato a gestire il potere con ingenti risorse economiche. Risorse che non bastano mai, e che quando si riducono portano al crollo del sistema. E’ quel che sta accadendo qui a Siena oggi. Il PdL è disponibile a tutto pur di liberare Siena, perché liberando Siena si libererà la Toscana. L’unica pregiudiziale che poniamo è volere realmente il cambiamento. C’è bisogno di un CLS, comitato di liberazione senese. Il Pdl ha deciso di fare un passo indietro per favorire un’ampia aggregazione civica, che siamo certi convincerà anche molti di coloro i quali, sino alle scorse elezioni, hanno sostenuto il Pd. La candidatura del dottor Neri è una candidatura di prestigio scelta dalla coalizione civica al cui interno partecipa una lista di moderati di centrodestra di nostro riferimento. E non possiamo che appoggiare questa iniziativa”, ha concluso Parisi.