E’ stato un successo. I presidenti hanno lasciato Siena dopo le prime due giornate del convegno italo-inglese che si concluderà oggi. Ottima è stata l’organizzazione dell’Università e del Comune di Siena, eccellente anche la visibilità ottenuta dall’evento su tanti mezzi di comunicazione nazionali. Il Tg1 di venerdì sera, tanto per fare un esempio, ha dedicato il suo servizio d’apertura proprio alla presenza a Siena del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del presidente del Consiglio Mario Monti. E’ stato un successo sotto tanti punti di vista: in primo luogo (se guardiamo a questo fatto dalla nostra prospettiva locale) è stato un successo per la città. “Siena e la sua università – ha detto il rettore Angelo Riccaboni – hanno dimostrato di saper organizzare eventi di questa portata e con le più alte cariche dello Stato. Grazie a giornate come queste cresce anche la nostra reputazione, oltre che i nostri rapporti internazionali”. Il convegno italo-britannico è stata un’ottima vetrina per la città, le immagini sono rimbalzate sui mezzi di comunicazione italiani e inglesi. Siena ha mostrato la sua faccia migliore, una faccia sicuramente accogliente e ha messo in mostra le sue bellezze e anche le sue eccellenze enogastronomiche nella grande cena di gala che si è tenuta nella sala del Mappamondo del palazzo comunale. Ma le due giornate sono state un successo anche per il premier Monti che ha potuto rinsaldare i rapporti diplomatici tra Italia e Inghilterra per un’amicizia tra i due Paesi che si fa ancora più forte.
Legami “Il nostro obiettivo è quello di rendere gli italiani un po’ più inglesi e al contempo fare in modo che gli inglesi siano un po’ più italiani”, hanno detto gli esponenti del British Council che per tre giorni hanno discusso di temi politici ed economici tra il rettorato dell’Università in Banchi di sotto e la Certosa di Pontignano, fiore all’occhiello del nostro ateneo. E proprio a Pontignano Monti ha lasciato un ricordo che già oggi possiamo definire storico e che negli anni potrà essere custodito come un cimelio. Il premier ha infatti lasciato un breve commento scrivendo a penna sul libro d’onore dell’Università e utilizzando parole splendide per l’ateneo senese e per il rettore Riccaboni: “Lieto e onorato di tornare a Pontignano nella felice occasione del ventennale della bellissima iniziativa italo-britannica, desidero esprimere profonda ammirazione per l’Università di Siena, storica istituzione, faro della cultura italiana ed europea, oggi in fase di ulteriore slancio verso nuovi traguardi di eccellenza, sotto la guida del Rettore professor Riccaboni. Con viva gratitudine e auguri. Mario Monti”. Non è forse questa una meravigliosa pubblicità per un ateneo che sta pian piano cancellando il grande debito accumulato in passato riuscendo al contempo a mantenere altissime posizioni nelle classifiche di qualità e aumentando addirittura le iscrizioni del 7 per cento un anno fa?
La cena in Comune Un successo è stata anche la cena organizzata nella sala del Mappamondo con 160 persone ospiti del commissario straordinario Enrico Laudanna dentro palazzo comunale: “Tutto ha funzionato alla perfezione – racconta Alberto Degortes, proprietario del ristorante ‘Millevini’, incaricato di preparare la cena e di allestire i tavoli -. L’impegno era gravoso, ma i commenti sono stati tutti molto positivi. I tempi erano molto ristretti ma siamo riusciti a rispettarli. Per me è stata una giornata bellissima, si è trattato di un’esperienza che porterò con me come un ricordo straordinario. Ringrazio l’Enoteca Italiana con cui collaboriamo sempre all’unisono e soprattutto il direttore Fabio Carlesi e il manager eventi Salvatore De Lio. Ringrazio il commissario Laudanna che ha concesso questo spazio meraviglioso in cui effettuare la cena: gli inglesi erano entusiasti di poter mangiare dentro una sala meravigliosa e storica come quella del Mappamondo”.
L’unico rammarico, rivela Degortes, è quello di non essere riuscito a salutare Napolitano e Monti e chiedere se la cena era stata di loro gradimento: “Non c’è stato abbastanza tempo per entrare in sala”, ci dice. “Anche il buffet per gli uomini della scorta e dello staff ha avuto riscontri positivi, erano tutti affamati dopo una lunga giornata di lavoro. E io ho fatto mandare alcuni vassoi con salumi e formaggi anche ai tiratori scelti che si erano appostati e sistemati sui tetti di alcuni palazzi in Piazza del Campo”.
Ci sono state anche polemiche sui disagi che alcuni cittadini avrebbero dovuto sopportare a causa del cambiamento della viabilità e della presenza di un nutrito corpo di forze di sicurezza. Anche di questo ci parla Alberto Degortes: “Mi dispiace che la città sia stata piuttosto fredda verso un evento di questo tipo – ci dice -. Ho letto di alcuni disagi, ma io credo che per Siena debba essere un orgoglio aver ospitato le due più alte cariche dello Stato. Io capisco il momento di difficoltà che molti stanno attraversando, ma dobbiamo pensare che la città e la sua università hanno dato un’ottima immagine curando nei minimi dettagli questo evento”.
Gennaro Groppa
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