Il segretario del Partito democratico di Monteroni d’Arbia interviene sulla situazione della tenuta di Suvignano

“La tenuta di Suvignano è un simbolo di legalità e di lotta alla mafia. Per questi motivi deve essere utilizzata per scopi di natura pubblica e sociale”. Interviene così il segretario dell’Unione Comunale del Pd di Monteroni d’Arbia, Alberto Taccioli, sulla vicenda della tenuta di Suvignano, confiscata alla mafia nel 2007, ma mai riconsegnata ai cittadini a causa di lungaggini burocratiche. Taccioli si unisce agli appelli lanciati in questi giorni dal sindaco di Monteroni d’Arbia, Jacopo Armini, e dal deputato Pd, Federico Gelli, dopo il rifiuto da parte dell’amministratore finanziario di Suvignano, di concederne gli spazi all’Arci regionale che, insieme a Libera e alla Cgil, doveva organizzare una serie di iniziative nell’ambito del progetto “LiberArci dalle Spine”.

“I ritardi accomulati in questi anni e causati dalle insopportabili pastoie burocratiche statali non possono essere più tollerati. Invito il neo presidente del Senato, Pietro Grasso, la cui storia personale è contraddistinta dalla lotta alla mafia, a prendere in mano quanto prima questa questione. Già nel 2009  anche grazie alle oltre 5 mila firme raccolte tra i cittadini monteronesi e non solo, ottenemmo il grande risultato di bloccare l’asta per la vendita della tenuta. Da allora lo Stato è rimasto impantanato da logiche burocratiche inaccettabili. Il nostro obiettivo è che le istituzioni locali e regionali, insieme ad associazioni come l’Arci, che in questi anni si sono occupate della vicenda, possano essere messe nelle condizioni di creare progettualità di carattere sociale ed educativo in linea con le ipotesi di riutilizzo dei beni confiscati. Ancora una volta – conclude Taccioli – il Pd di Monteroni è al fianco dell’amministrazione locale nella battaglia per sbloccare la situazione di Suvignano. Invitiamo tutti i soggetti interessati, il nuovo Parlamento e le istituzioni locali a una mobilitazione per raggiungere un obiettivo storico per la nostra comunità”.