«Su segnalazione di cittadini ed anche di consiglieri comunali, abbiamo appreso di una situazione di possibile inquinamento del fiume Staggia, al confine fra i Comuni di Monteriggioni e Poggibonsi, con relativa moria di pesci. La società Acquedotto del Fiora Spa ha emesso un comunicato da cui emerge che il problema dovrebbe essere stato generato dai reflui fognanti della zona immessi direttamente nello Staggia per la sospensione del funzionamento del depuratore di Castellina Scalo, che serve il territorio circostante di entrambi i Comuni. Tale blocco è da imputare alla necessità di opere di manutenzione straordinaria effettuate dai tecnici di Acquedotto del Fiora, Spa finalizzate a “migliorare il funzionamento dell’impianto e garantire quindi una maggiore efficacia nel processo depurativo biologico, allo scopo di ridurre al massimo l’impatto ambientale”. Ciò anche per adempiere ad una precisa richiesta della Provincia».
«Le operazioni di manutenzione straordinaria hanno riguardato soprattutto la sostituzione di parti della sezione di sedimentazione, che serve per trattenere le sostanze indesiderate. Queste operazioni si concluderanno entro oggi, venerdì 2 marzo 2012, in leggero anticipo rispetto ai tempi previsti».
«Ho già evidenziato personalmente alla società Fiora che sarebbe stato meglio essere informati prima che ciò avvenisse sia per illustrare quanto stava accadendo alla popolazione e sia per evitare la solita ridda di ipotesi che in casi come questi vengono avanzate relativamente alle cause dell’inquinamento. Ad ogni modo, si tratta di una situazione incresciosa, ma di breve periodo, che da sabato dovrebbe totalmente normalizzarsi, con un netto miglioramento dello standard qualitativo di funzionamento dell’impianto».
«È evidente che occorre programmare investimenti consistenti anche nel campo della depurazione, che invece rimane di solito più indietro rispetto alla rete degli acquedotti, che rispondono a domande più impellenti delle famiglie e delle imprese. La crisi della finanza pubblica e la scarsità di risorse delle società di gestione del sistema idrico integrato (acquedotto, fognature e depurazione), dovuta alla attuale inadeguatezza della tariffe rispetto alle reali necessità di investimento, rende difficoltoso fornire servizi idonei e ben distribuiti sul vasto ed articolato territorio delle province di Siena e Grosseto. Purtroppo il dibattito di questi giorni sul corretto funzionamento del servizio idrico riguarda più il profilo politico della questione, piuttosto che il punto centrale di come accompagnare un equilibrato sviluppo della società con una migliore qualità del servizio. Il dopo-referendum sull’acqua richiede l’esercizio di un effettivo controllo democratico dal basso sul funzionamento delle società di gestione, che non so quanto potrà avvenire davvero con l’accentramento in corso presso un’unica Autorità Idrica regionale. Per quanto ci riguarda, comunque, non smetteremo di incalzare il Fiora per garantire adeguati e tempestivi investimenti sugli impianti di depurazione, anche compartecipando con nostre risorse, pur di assicurare tempi certi per il potenziamento delle strutture».