Questa la proposta inviata nel mese di luglio 2013 alle amministrazioni comunali, che nel 2012 hanno applicato la tassa di soggiorno, e alla stessa Provincia di Siena, da parte di Confcommercio, Agriturist, Unione Provinciale Agricoltori, Associazione degli Industriali, Confesercenti e Federalberghi. Ad oggi in poche hanno raccolto gli stimoli lanciati e risposto alle sollecitazioni.
“E’ importante che le amministrazioni ci diano una indicazione su ciò che abbiamo proposto – fanno notare le associazioni – Come è noto, come dice testualmente la legge, “..il gettito dell’imposta di soggiorno è destinato a finanziarie interventi in materia di turismo, compresi quelli destinati al sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e relativi servizi pubblici locali”. Da qui la necessità di creare un coordinamento e un fondo specifico da impiegare su tutto il territorio provinciale”.
I dati ufficiali complessivi sul 2012 non sono ancora definitivi perché alcuni Comuni non ci hanno ancora fornito tutte le indicazioni necessarie a completare il quadro. Ma le stime, unitamente ad alcuni dati in nostro possesso che derivano da incontri fatti in alcuni territori, ci indicano che le risorse a disposizione sono tali da consentire la realizzazione di un piano di marketing promozionale che abbia un’ottica di medio lungo periodo. Tutto ciò è ancora più pressante visti i dati 2013 e che a giugno – questo il dato fornito dall’Amministrazione Provinciale – le presenze sono a -10,07% e gli arrivi -4,68%.
“La richiesta avanzata alle amministrazioni – continuano le associazioni – è quella di condividere in tempi brevi un percorso operativo efficace con azioni di marketing, comunicazione, costruzione del prodotto e valorizzazione, realizzando un coordinamento con le associazioni di categoria, è importante sottolineare che non vogliamo arrogarci il diritto di decidere come spendere i soldi della tassa, vogliamo solo che questi soldi siano spesi per creare sviluppo del territorio, investendo in promozione”.
“Chiediamo una risposta alle amministrazioni – fanno notare – nel quadro di rapporti costruttivi e con la volontà di mettere a punto strumenti che, in merito all’applicazione della tassa di soggiorno, rispondano alla normativa. Le imprese del comparto economico senese del turismo ritengono infatti che l’applicazione dell’imposta di soggiorno rappresenti una turbativa di mercato, ma che possa trasformarsi in una opportunità attraverso una gestione professionale ed unitaria su tutto il territorio provinciale. Se si procederà a realizzare un programma tecnico mirato alla penetrazione sui mercati ed alla comunicazione, procedendo alla individuazione di interventi pluriennali di investimento a partire dal 2014, sarà possibile spingere in modo efficace lo sviluppo del turismo a Siena”.
“L’auspicio di tutti – concludono – è quello di definire delle attività di progettazione, programmando da ora le attività future, investendo in promozione vera del nostro territorio”.
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