Prosegue la campagna di vendite del Comune di Monteriggioni. Come anticipato dall’Amministrazione Comunale, è in corso una programmazione di alienazioni dei beni inseriti nell’apposito elenco che viene allegato al Bilancio Previsionale ed approvato dal Consiglio Comunale.
Questa volta il bando di gara riguarda un terreno a destinazione produttiva, ubicato nell’area industriale di Pian del Casone, in strada dei Laghi. Il lotto si trova in una zona già urbanizzata, dotata di ampi parcheggi pubblici, ha forma rettangolare e consente di realizzare uno stabilimento di 800 metri quadrati su due piani, per una superficie complessiva di 1.600 mq. Le destinazioni compatibili sono industriale, artigianale, logistica, commercio all’ingrosso e direzionale. La perizia di stima compilata dal professionista incaricato ha fornito un valore di 312mila euro e questa sarà la base d’asta della gara pubblica per la quale possono essere presentate offerte fino al 12 dicembre 2011.
“La recentissima integrazione alla Legge di Stabilità votata dal Parlamento – dice il sindaco Bruno Valentini – ha rafforzato gli indirizzi governativi di contrasto all’indebitamento degli Enti Locali, introducendo anche norme obbligatorie di dismissione immobiliare. Il Comune di Monteriggioni ha imboccato da tempo un percorso di sostegno agli investimenti senza ricorso al debito, attivando ogni possibile alternativa, dall’utilizzo degli oneri di urbanizzazione alla compartecipazione degli imprenditori privati, alla ricerca di finanziamenti pubblici ed infine alla vendita di beni immobiliari”.
Quest’ultimo obiettivo è stato reso possibile dalla scelta fatta di valorizzare nella pianificazione urbanistica i beni comunali, in modo da poterli vendere oppure utilizzare in permuta per il pagamento di opere pubbliche, come nel caso della nuova scuola elementare di Castellina Scalo.
“Poiché – spiega Valentini – ogni bene può essere venduto solo attraverso una procedura ad evidenza pubblica, che parte da una perizia ufficiale, spesso i prezzi proposti si sono rivelati elevati per l’attuale congiuntura di mercato. Se necessario, però, ricorreremo anche ad una seconda o terza asta, fintanto che non verrà realizzata la liquidità indispensabile per non fermare il pagamento delle opere pubbliche programmate, che servono per portare qualità alle nostre comunità e servizi alle imprese. Se, però, il nuovo Governo non allenterà il Patto di Stabilità per gli investimenti pubblici da fare senza nuovo indebitamento, il Paese rischia di entrare in piena recessione”.
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