Uno studio sulla vulnerabilità sismica per stabilire e applicare le più moderne misure di salvaguardia e tutela delle torri e dei palazzi di San Gimignano. E’ in atto in questi giorni il progetto di analisi sismica denominato “RiSEM” (acronimo che sta per Rischio Sismico di Edifici Monumentali) e i metodi d’indagine riguarderanno sia le torri, con tecnologie Radar per valutare a distanza le modalità di vibrazione degli edifici sotto l’azione di un possibile evento sismico, sia il sottosuolo su cui poggiano, con misurazioni delle vibrazioni ambientali presenti naturalmente alla superficie del terreno. Le indagini verranno corredate da stime della pericolosità sismica del centro abitato condotte a partire da sofisticati studi sismologici, geotecnici e geologici, da studi specifici relativi alla storia dei manufatti analizzati, per valutare la loro evoluzione di forma e struttura nel tempo e definirne le modalità costruttive, e da modellazioni numeriche che avranno lo scopo di valutare i possibili danni attesi a seguito di terremoti. Il progetto è sostenuto dall’amministrazione comunale ed elaborato dalle Facoltà di Ingegneria (Dipartimenti di Ingegneria Civile ed Elettronica) e di Architettura dell’Università di Firenze e dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Siena, con un finanziamento dalla Regione Toscana di 584mila euro a fronte di un costo totale di 730mila euro. Proprio in questi giorni è stato indagato il sottosuolo della Torre Grossa, attraverso un “sondaggio a carotaggio continuo” che si è spinto fino a trenta metri sotto terra, per verificare la natura del terreno su cui poggiano le fondamenta della Torre. La stessa indagine sarà ripetuta nei prossimi giorni alla base delle Torri Salvucci. Si tratta nello specifico di piccoli fori praticati in tutta sicurezza nell’immediato sottosuolo delle Torri che consentiranno in seguito di eseguire delle prove di sismica in foro per la misurazione della velocità delle onde sismiche nel sottosuolo «Si tratta di un approccio interdisciplinare e avanzato – spiega il responsabile scientifico, professor Albarello – che mira soprattutto allo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie di indagine non invasive, fondate sulla integrazione di competenze provenienti da ambiti differenti come architettura, ingegneria strutturale, geotecnica, geofisica, geologia. Di grande interesse è lo stretto legame con le istituzioni locali che avrà come effetto l’immediato trasferimento sul territorio delle conoscenze acquisite». «Una indagine estremamente interessante – ha aggiunto il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – che ci dirà molto sulla composizione geologica della collina di San Gimignano, sugli aspetti costruttivi delle nostre torri e ci permetterà di conoscerle al meglio e di impostare eventuali azioni preventive, con lo scopo di tutelarle». Il progetto si concluderà con la pubblicazione delle risultanze scientifiche sulle maggiori riviste specializzate del mondo e darà luogo ad un volume completo sulla storia, l’evoluzione delle strutture, la composizione dei materiali delle torri di San Gimignano, sia pubbliche che private.