Tecnici del Dipartimento ARPAT di Siena, congiuntamente ad operatori della Polizia Municipale di Asciano e di Rapolano Terme sono intervenuti nel territorio comunale di quest’ultimo per verificare il livello di inquinamento segnalato a carico del torrente Bestina, che attraversa il centro abitato di Asciano per poi confluire nel fiume Ombrone, e per ricercarne le possibili cause.
L’ispezione ha permesso di stablire che l’inquinamento è derivato da un’impropria conduzione nell’utilizzo agronomico di digestato (materiale di risulta dalle attività di fermentazione di prodotti agronomici e zootecnici utilizzati per la produzione del biogas) distribuito sui terreni limitrofi al corso d’acqua nel territorio di Rapolano Terme; digestato proveniente da un impianto a biogas per la produzione di energia elettrica, posto nello stesso Comune, in loc. Sentino. Le operazioni di spandimento sono iniziate ieri (9 gennaio) e sono interrotte quest’oggi (venerdì 10 gennaio) all’atto dell’accertamento.
Oltre all’inquinamento del torrente, la cattiva conduzione della pratica agronomica ha comportato, inoltre, l’infiltrazione attraverso il terreno di una parte del digestato che ha raggiunto la sottostante zona freatica, con possibile contaminazione della zona di ricarica della sorgente Cornacchia, la quale è stata – a titolo precauzionale – scollegata dalla rete acquedottistica idropotabile del Comune di Asciano;.momentaneamente, in via precauzionale, è stata anche interrotta la presa di un’ulteriore sorgente posta in vicinanza di Cornacchia. Sul torrente Bestina, in zone di ristagno dell’acqua lungo il tratto che attraversa il centro abitato di Asciano, è stata constatata la presenza di alcuni pesci morti.
Al momento (ore 16,00 del 10 gennaio) sono in corso gli interventi per il recupero del digestato ancora ristagnante nei campi e sui fossi circostanti all’area di spandimento, arginati per evitare ulteriori dispersioni; gli interventi sono coadiuvati dagli operatori del Dipartimento ARPAT di Siena e della Polizia Municipale di Asciano e Rapolano Terme, nonché dai tecnici dell’Acquedotto del Fiora che monitorano l’evoluzione dell’inquinamento sulle due sorgenti.
ARPAT, congiuntamente alla Polizia Municipale, provvederà ad inviare le dovute segnalazioni alle Autorità competenti.