Intervista – Viaggio nelle scuderie: Alessio Migheli si racconta

Prosegue il viaggio nelle scuderie senesi per cercare di fare il punto della situazione a cinque mesi dal Palio con proprietari e fantini.
Oggi siamo andati a trovare Alessio Migheli nella sua nuova scuderia vicino a Mociano dove, da quest’anno si allena intensamente con il collega e grande amico Antonio Villella.
Una coppia affiatata che si divide tra la scuderia a Rapolano e la scuderia a Mociano. Molti i cavalli da Palio da allenare e tanto il lavoro da svolgere.
Alessio, come è nata questa collaborazione con Antonio?
“Abbiamo iniziato ad allenarci insieme lo scorso anno. Antonio aveva la scuderia qui a fianco alla mia e ci siamo trovati subito bene insieme. Quest’anno abbiamo deciso di unire le forze e lavorare qui da me a Mociano e Rapolano dove lui ha un suo cavallo da Palio.
Avere al mio fianco una persona come lui con più esperienza è importante per me. Antonio è una persona molto capace e da cui “rubare” con gli occhi i segreti del mestiere. A lui fa piacere la mia compagnia quindi..eccoci qua!”.
Cosa vi raccontate mentre siete fuori a cavallo?
“Cose di tutti i giorni, come due persone che lavorano accanto di scrivania in ufficio”.
A darvi una mano anche il tuo babbo Luigi. Quanto vi aiuta “Musino”?
“Lui ci segue tutti i giorni. Ci aiuta davvero moltissimo non solo nella gestione della scuderia e dei cavalli ma anche nel nostro allenamento. Ha esperienza e mestiere e quando magari a noi sfuggono alcune cose lui ce le fa subito notare”.
Qui a Mociano ben quattro i soggetti da Palio, uno con già esperienza di Piazza. Un anno da protagonista per Alessio?
“Speriamo che sia un’annata importante. Anzi diciamo che deve esserlo. Qui ci alleniamo con Missisipi la femmina di Massimo Marchetti che ha già corso il Palio, poi c’è Nottambulo e i due nuovi di scuderia Orionis e Preziosa Penelope. Ad ogni modo io resto tranquillo perché conosco bene i miei obiettivi. So che posso raggiungerli, ne ho le capacità, non mi manca nulla e non ho nulla da invidiare a nessuno. L’anno scorso avendo meno cavalli sono stato meno presente ma quest’anno con tutti questi soggetti potrò avere più possibilità di montare in provincia, allenarmi e farmi vedere”.
Quale è la giornata tipo di Girolamo?
“Sveglia all’alba e allenamento con i cavalli a Rapolano. Poi pranzo e dopo di nuovo fuori con i cavalli di Mociano. Insomma si monta a cavallo dall’alba al tramonto. Si pensa solo al lavoro”.
E l’allenamento tipo dei cavalli da Palio in questo periodo?
“Hanno iniziato da circa un mesetto quindi ancora sono in una fase di preparazione abbastanza tranquilla. A breve intensificheremo il lavoro per arrivare pronti alle corse. Avere la pista di Mociano qui a due passi ci aiuta molto, quando apre possiamo allenarci li”.
Hai anche il canape. Lavori anche su questo aspetto?
“Certo, con i cavalli nuovi è importantissimo. Devono imparare a non avere paura ed ad accettarlo e poi ovviamente la partenza”.
Quanto sono importanti le corse in provincia?
“Sono fondamentali, specialmente le corse a Monticiano e le prove a Mociano. Per i cavalli da Palio queste sono le due piste adatte per la preparazione”.
Ci sono dirigenze che vengono a trovarti?
“Sono soddisfatto, sento molta considerazione nei mie confronti. Ci sono persone che mi seguono e quindi sono contento”.
Torneresti a fare il fantino di contrada?
“No, al momento è proprio una ipotesi che escludo del tutto”.
Quale è il cavallo che porterai sempre nel tuo cuore?
“E’ un cavallo che aveva il mio babbo quando ero piccolino. Si chiamava Nitro, un campione che ha vinto un sacco di corse in ippodromo. In camera ho tutte le sue foto. Nitro è sempre presente!”.
Elena Casi