La contrada della Stazione, con il trentatreenne fantino di Forte dei Marmi Francesco “Spighetto” Ferrari, ha vinto il 57° Palio dei Somari di Torrita di Siena.
In groppa al somaro “Nuvola”, Ferrari, all’esordio sul tufo di Torrita, ha dominato la corsa decisiva, prevalendo nettamente sulle altre finaliste Porta Nova, Le Fonti, Refenero e Porta Gavina, che mai sono riuscite ad insidiare la sua netta supremazia.
Il fantino versiliese è stato più forte anche del maltempo che, dopo una vigilia all’insegna della variabilità, proprio al momento della carriera ha colpito la Valdichiana prima sotto forma di leggera pioggia e poi con acquazzoni e addirittura con un’abbondante grandinata, accompagnata da un brusco e sensibile calo della temperatura.
La pioggia battente non ha però disturbato la competizione e non ha nemmeno scoraggiato il pubblico che, come ogni anno, ha stipato le tribune allestite nella piazza del Gioco del pallone, intorno all’ovale in terra battuta.
Il repentino ritorno all’inverno non ha nemmeno raffreddato l’entusiasmo dei contradaioli della Stazione che, incuranti del rovescio che si stava abbattendo su Torrita, sono andati a “sradicare” il bel drappellone dipinto da Daniele Righi Ricco dal palco dei Presidenti ed hanno poi dato il via ad un’interminabile ed affollata serie di caroselli e cortei spontanei.
Spighetto, professionista nel mondo delle competizioni anche equine (e per la sua attività trasferito da Forte dei Marmi a Siena), è stato quasi travolto dall’entusiasmo dei torritesi: pur provenendo da vittorie in serie nei palii per somari di tutta Italia, non è riuscito a trattenere una forte emozione ed ha avuto parole di grande ammirazione non solo per la contrada della Stazione ma per l’intera manifestazione.
Come sempre sornione e leggermente defilato, a godere fino in fondo il successo della sua contrada è stato il Presidente Massimo Bolici che, dopo aver riservato il primo abbraccio alla moglie e al figlioletto, si è poi unito all’esultanza del quartiere bianco – rosso – blu.
Con il trionfo di Ferrari Bolici consolida la sua fama di implacabile talent scout, di “presidentissimo” capace di pescare il jolly vincente portando in questa difficile competizione un nome nuovo, pronto ad imporsi fin dal suo debutto.
Insieme all’indiscusso trionfo della Stazione, contrada alla quale la sorte ha certamente assegnato un buon somaro ma che per la naturalezza con cui è arrivato sembra poter essere ascrivibile in massima parte ai meriti del fantino, il 57° Palio dei Somari è stato sicuramente caratterizzato dall’insidia-maltempo.
E se nel 2013 l’allora debuttante Presidente Rodolfo Damigelli era riuscito a precedere l’arrivo della pioggia, adottando un piano-b sprint, quest’anno ha avuto l’abilità di far convivere la carriera con l’affacciarsi della perturbazione atmosferica, guidando con fermezza il programma della domenica pomeriggio in sintonia con un palco dei Presidenti di contrada mai apparso così coeso.
Così alle 15.30 in punto, quando ancora un tiepido sole illuminava la Valdichiana, si è dato il via al copione della competizione, sono state velocemente espletate le varie premiazione e sono partite le batterie eliminatorie.
Mentre le nuvole si facevano via via più minacciose, Refenero (su Porta a Sole) e la Stazione (su Porta a Pago) si sono guadagnate l’accesso alla finalissima. Già pioveva quando a loro volta Le Fonti, con il somaro scosso, su Cavone e Porta Gavina su Porta Nova si sono aggiunte alle prime due contendenti; la stessa Porta Nova ha poi staccato il biglietto per la carriera decisiva nella batterie di recupero.
I quattro giri decisivi si sono disputati con le tribune coperte da un’onda di ombrelli aperti ma, come detto, nulla è apparso in grado di fermare Spighetto e Nuvola; dopo una partenza velocissima, il fantino ha subito guadagnato un tale vantaggio sulle inseguitrici da potersi permettere, ad ogni passaggio sotto i palchi della Stazione, di sorridere ai suoi sostenitori e di iniziare i festeggiamenti prima ancora dell’arrivo.
Dunque lo schema alternativo di programma adottato dallo staff presieduto da Rodolfo Damigelli ha avuto ragione anche del maltempo che, subito dopo la conclusione della corsa, si è manifestato in forma ancora più violenta.
Erano sei anni che una contrada esterna al centro storico non vinceva il Palio dei Somari e l’ultima era stata proprio la Stazione che nel 2008 aveva trionfato con Andrea “Drago” Peruzzi.
Con questo successo il popoloso quartiere, che ha idealmente dedicato la vittoria al proprio parroco, Mons. Giovanni Turchi, scomparso esattamente un anno fa, aggancia a quota 10 vittorie nell’albo d’oro della competizione Porta Gavina e dunque dal 2015 potrà fregiarsi della stella.
Motivi per festeggiare dopo il palio di quest’anno arridono anche a Porta Nova, che si è aggiudicata lo “Sfoggiato”, ovvero il nuovo premio assegnato alla migliore comparsa del corteo storico, e che con Paolo Betti ed Edoardo Boni ha vinto il titolo per i migliori sbandieratori, a Refenero, che si è aggiudicata l’omologo premio per i tamburini con Andrea Bove e Mattia Rossi, e al palio stesso, risultato il più votato dalla giuria popolare del portale turistico “Week end a go go” tra cinquantadue manifestazioni annuali in tutta Italia.