I sei consiglieri del Pd (???) scrivono bilancio, ma tutti leggono poltrone, perché ormai è chiaro che il tradimento del mandato elettorale è stato innescato da un moto di rivalsa contro la stagione di rinnovamento che si è aperta a Siena, anche con il contributo del Comune.
Siamo di fronte ad un comportamento patologico, quasi seriale: ogni volta che viene aperto un percorso istituzionale che punta a fare l’interesse della città e del Comune, si alza il livello delle bugie e delle invettive.
Il bilancio consuntivo 2011 è un atto assolutamente legittimo. Lo spostamento del consiglio potrebbe rivelarsi utile per far maturare una posizione favorevole ai consiglieri che non lo hanno votato in virtù di eventi esterni che tuttavia non avrebbero alcun rilievo formale.
La prova sta nel fatto che il prossimo 21 maggio sarà ancora lo stesso consuntivo a tornare all’esame del consiglio comunale. Proprio il documento che venne respinto il 27 aprile scorso e che la giunta, all’unanimità, ha infatti riproposto. E’ opportuno ricordare che è un atto, corredato dal parere favorevole dei revisori e da quello di regolarità contabile, rilasciato dal settore economico – finanziario del Comune.
La città non ne può più di questa insensata vertenza che nasce dalla presunta mancata nomina di una persona e rischia di danneggiare tutta la collettività in una fase così delicata sul piano economico e sociale. Tutti hanno letto le numerose prese di posizioni di molte organizzazioni e di cittadini che chiedono per la città un governo stabile ed operoso.
A Mauro Marzucchi ed al suo lavoro di assessore al bilancio va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà per l’attacco sconsiderato di cui è stato vittima.
La nostra piena solidarietà va, poi, al gruppo dirigente, agli iscritti ed agli elettori del Pd che non meritano che una minoranza interna danneggi così pesantemente l’immagine di un partito intero fatto di persone che vivono la politica con disinteresse, diversamente da chi, come loro, la pratica solo come tornaconto personale.
Una solidarietà che dobbiamo estendere anche a tutti i cattolici del Pd che vengono dall’esperienza della Margherita. In tanti non si riconoscono affatto nelle posizioni di questi sei consiglieri che si appropriano indebitamente di quella storia, camuffando una corrente dagli obiettivi temporali, con una posizione spirituale.
Massimo Bianchi, capogruppo Pd
Leonardo Tafani, capogruppo Riformisti
Pasquale D’Onofrio, capogruppo Sinistra Ecologia e Libertà
Marco Fedi, capogruppo Siena Futura
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