Durante la seduta consiliare di ieri, Pietro Staderini ha presentato un’interrogazione urgente, sottoscritta anche dai colleghi Massimo Bianchini ed Eugenio Neri, sulla situazione critica che sta attraversando l’Enoteca Italiana dopo i sei mesi di commissariamento. Un soggetto unico a livello nazionale, come ha teso a sottolineare il consigliere, nato a Siena nel 1933, e che rappresenta un importante strumento per la promozione delle produzioni enologiche del nostro Paese e, in particolare, locali.
Staderini, dopo aver rilevato che non corrisponde a verità quanto riportato dagli organi di informazione circa la nomina, come amministratore unico, di un importante esponente politico alla guida dell’ente, già dipendente dello stesso, ha chiesto se, ad oggi, la vacatio direzionale sia stata superata e, in tal caso, con quali decisioni. Il consigliere, inoltre, ha invitato l’Amministrazione a illustrare le azioni già poste, o da porre, in atto per tutelare e garantire il futuro a Siena di questo importante patrimonio, di cui il Comune è uno dei 22 soci di riferimento.
Il sindaco, nel concordare sul giudizio di valore dell’Enoteca, ha ricordato come, insieme al Comune, concorrano alla definizione degli indirizzi strategici anche altri enti, come la Regione Toscana, la Provincia e la Camera di Commercio, i Consorzi delle DOCG senesi ed altri Comuni. La crisi di Enoteca italiana, sia di tipo finanziario che di calo di fatturato, ha innescato la gestione commissariale terminata proprio pochi giorni fa.
A seguito del cambiamento dello statuto dell’Enoteca, non ancora approvato dal Consiglio comunale, ma programmato per una delle prossime sedute, è prevista la sostituzione del Consiglio di amministrazione con un Amministratore unico.
E’ recentissima, infatti, la nomina del commercialista Roberto Paolini, già presidente di Siena Parcheggi, professionista particolarmente competente nella gestione contabile-amministrativa e nei rapporti con i fornitori. Un incarico che sarà espletato a titolo gratuito, nell’attesa di individuare un nuovo manager esperto del settore.
Il sindaco ha, inoltre, evidenziato la necessità che Enoteca riesca a ridefinire e rilanciare la propria missione attraverso un progetto condiviso con tutti i soci e il coinvolgimento dei dipendenti, accennando ad alcune ipotesi concrete di razionalizzazione dei costi: da quelli di locazione per l’utilizzo dei bastioni della Fortezza medicea, alla dismissione di beni legati alla società di diritto internazionale che l’Ente controlla nel mercato asiatico.
Staderini, dichiarandosi parzialmente soddisfatto per quanto illustrato sulla vicenda, ha sollecitato l’Amministrazione a farsi capofila della compagine societaria chiamata a risollevare le sorti di Enoteca, in considerazione dei suoi forti legami con la città, facendo sì che l’ente possa attrarre a sé, e al più presto, nuove capacità manageriali, evitando di proseguire con le scelte plurinominanti.
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