La nuova stagione del Teatro Poliziano debutta mercoledì 27 novembre, alle 21.15, con uno spettacolo già sold out da settimane. Sul palco di Montepulciano vanno in scena tre grandi firme della cultura italiana: Sergio Rubini e Michele Placido sono i protagonisti di “Zio Vanja”, un capolavoro classico di Anton Cechov, adattato e diretto niente meno che da Marco Bellocchio, regista tra i più anticonformisti del cinema italiano. Un tris d’assi che fa registrare il tutto esaurito per una pièce dove sono impegnati anche Piergiorgio Bellocchio, Anna Della Rosa, Lidiya Liberman, Bruno Cariello, Maria Lovetti e Marco Trebian, con la partecipazione straordinaria di Lucia Ragni.
La trama ha il suo inizio nella casa di campagna ereditata dal professor Serebrjakov (Michele Placido), cognato di zio Vanja (Sergio Rubini) e padre di Sonia (Anna Della Rosa). La prima moglie, sorella di Vanja, è deceduta e il professore si è risposato con Helena (Lidiya Liberman). Tra amori e vicissitudini, Serebrjakov comunica a Vanja l’intenzione di vendere il podere e questo fa uscire fuori tutto il temperamento del povero zio che alla fine tenta di uccidere il professore con dei colpi di pistola, che miseramente non andranno a segno. Alla fine l’agiato ereditiere e Helena torneranno in città, lasciando a Vanja la possibilità di continuare ad amministrare la tenuta. “Zio Vanja” è universalmente come una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca, riletto dall’originale regia di Bellocchio, autore coraggioso e deciso, che ha saputo portare avanti le sue idee laiche, difendendole con la forza espressiva dell’arte, entrando nella complessità degli argomenti, dalla politica sessantottina alle conseguenze drammatiche degli anni di piombo.
Lo spettacolo, già annoverato tra i più attesi della stagione, ha suscitato l’interesse del pubblico, assicurando al Teatro Poliziano un rilancio consistente degli abbonamenti: +30% rispetto all’anno precedente, nonostante il diffuso periodo di difficoltà. Tra gli altri appuntamenti in cartellone, l’11 gennaio 2014 arriva la versione umoristica di “Aspettando Godot”, con Natalino Balasso e Jurji Ferrini. Poi tocca a “I sommesi”, progetto di Carlo Pasquini dedicato alla giornata della memoria (25 e 26 gennaio). Sabato 22 febbraio sarà protagonista Massimo Carlotto, autore noir di cult, con “Crime stories”, mentre venerdì 7 marzo sarà la volta di Alessandro Haber con “Una notte in Tunisia”. La sensibilità femminile di Maria Paiato è in programma per il 13 marzo con “Anna Cappelli. Uno studio”, ma per il grand finale sarà Filippo Timi a presentare “Skianto”, una produzione tutta nuova che si muove quest’anno solo per poche e selezionate anteprime nazionali.
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