La progettazione e il sostegno finanziario dell’opera, che sfiora i 10 milioni di euro solo per la realizzazione del primo lotto, ha coinvolto Regione Toscana, Provincia di Siena, Autorità idrica integrata e Nuove Acque. Alla cerimonia di via ai lavori erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale Luigi Marroni, il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini, il sindaco del Comune di Montepulciano, Andrea Rossi e il direttore dell’Ente acque umbro toscane, Fabio Lunardi
“La realizzazione di questa rete – ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Luigi Marroni – consentirà l’alimentazione irrigua a tutte le attività agricole di questa zona. Questo, peraltro, eviterà l’approvvigionamento in loco, riducendo i prelievi e portando al bacino di Montepulciano acque di ottima qualità”. “Oggi è un giorno importante per il nostro territorio – ha sottolineato il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini. Con la posa delle prime tubazioni l’acqua dell’invaso di Montedoglio si fa più vicina per svincolare le attività agricole di un’area vocata come la Valdichiana dalle incertezze dei prelievi superficiali e sotterranei, fornendo una nuova possibilità di sviluppo all’economia locale legata all’orticoltura e frutticoltura”. “Al tempo stesso, l’intervento farà dell’acqua di Montedoglio la risorsa idropotabile primaria per quattro comuni dell’area, allentando la pressione del prelievo idrico dal Lago di Montepulciano a salvaguardia del sistema ambientale della Riserva Naturale. E’ l’opera pubblica più significativa che andiamo a realizzare in questo mandato, che porta sul territorio risorse preziose anche per far girare l’economia”.
A fare da padrone di casa il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi: “Con l’intervento che prende oggi il via – ha detto – l’agricoltura della Valdichiana ha finalmente una grande occasione di rilancio e, al tempo stesso, le esigenze idropotabili dei comuni trovano una risposta concreta. Un esempio positivo della sinergia tra istituzioni e autorità idriche per un progetto che avrà importanti ricadute sul territorio”.
Interventi di messa in sicurezza idraulica post alluvione. Un intervento portato a termine, due in fase di conclusione, tre in corso di realizzazione e quattro ancora da avviare in attesa che i Comuni completino il procedimento di variante urbanistica per procedere con gli espropri dove non è stato possibile trovare accordi con i proprietari dei terreni. E’ questo, in estrema sintesi, il bilancio dello stato di attuazione dei dieci interventi di ripristino e messa in sicurezza idraulica previsti nel protocollo d’intesa siglato lo scorso 24 novembre fra Regione Toscana, Provincia di Siena e i Comuni di Montepulciano, Sinalunga, Chiusi, Abbadia San Salvatore e San Giovanni d’Asso a seguito degli eventi alluvionali dell’11 e 12 novembre scorsi, a cui si è aggiunto in seguito il ripristino del ponte sul fiume Paglia. Gli enti attuatori dei lavori sono le Province di Siena e Arezzo, l’Ente acque umbro toscane (Eaut) e il Comune di Abbadia San Salvatore.
Il punto sui lavori è stato fatto stamani all’Auditorium centro visite “La Casetta”, presso il lago di Montepulciano, comune per comune. Tra gli obiettivi principali dei lavori, il ripristino delle condizioni locali di dissesto della viabilità e l’adeguamento delle opere idrauliche esistenti, rendendo prioritaria la sicurezza delle aree più vulnerabili colpite dall’evento di novembre, a partire da centri abitati e infrastrutture. Quanto agli interventi per la messa in sicurezza idraulica post alluvione, finanziati dalla Regione per 9,3 milioni, l’assessore regionale Marroni ha ricordato che “stanno andando avanti regolarmente, pur con le difficoltà dovute al fatto che, nonostante si sia trattato di un evento eccezionale, il governo non ha consentito nessuna deroga, e, quindi, gli interventi devono seguire le procedure ordinarie, in particolare per quanto riguarda i tempi relativi alle procedure di esproprio”.
Il dettaglio degli interventi.
Comune di Sinalunga. Il comune sinalunghese sarà interessato da tre interventi, due dei quali riguarderanno la messa in sicurezza dell’argine destro del torrente Foenna. Il primo, in fase di variante urbanistica, è finalizzato alla protezione dell’abitato di Sinalunga, con l’adeguamento del tratto di argine che va dalla Sp dei Procacci alla Sgc E78 e un investimento pari a 1,6 milioni di euro coperto dalla Provincia di Siena. Il secondo intervento, in fase di gara, riguarda il tratto dalla SGC E78 al ponte di Guazzino, per protezione della frazione di Ponte a Guazzino e avrà un costo di 1,4 milioni di euro con il contributo della Provincia di Arezzo. Il terzo intervento a Sinalunga, in fase di conclusione, prevede, invece, lo spostamento della tubazione irrigua Calcione, per un costo di 900 mila euro sostenuto da Ente Acque Umbro Toscane.
Comune di Montepulciano. Due gli interventi che riguardano il territorio poliziano, con l’adeguamento degli argini del torrente Salarco ed entrambi in fase di variante urbanistica in via di approvazione. Il primo, attuato dalla Provincia di Siena, porterà alla regimazione di acque basse a protezione dell‛abitato di Montepulciano Stazione, con un investimento di 500 mila euro, mentre il secondo è finalizzato alla protezione dell‛abitato della frazione di Tre Berte, con un costo di 800 mila euro sostenuto con il contributo della Provincia di Arezzo.
Comune di Chiusi. Nel comune di Chiusi è previsto l’adeguamento dell’argine sinistro del torrente Parce e il ripristino dell’immissione del Fosso San Savino a protezione dell‛abitato di Montallese, con un investimento complessivo di 2,2 milioni di euro supportato anche dalla Provincia di Arezzo. L’intervento è in fase di variante urbanistica in via di approvazione.
Comune di Abbadia San Salvatore. Il territorio badengo sarà interessato dall’adeguamento dello sfioratore superficiale sul lago Muraglione, i cui lavori sono in fase di conclusione, per un investimento complessivo di 400 mila euro sostenuto dall’amministrazione comunale. La Provincia di Siena, invece, si occuperà del consolidamento di una frana lungo la Sp18/D del Monte Amiata, con un intervento pari a 150 mila euro in attesa di iniziare dopo aver completato l’iter per l’aggiudicazione definitiva.
San Giovanni d’Asso. Sono terminati, invece, i lavori portati avanti dalla Provincia di Siena per rimuovere la frana che aveva interessato la Sp 60 del Pecorile presso l’abitato di San Giovanni d’Asso. Il costo dell’intervento è stato di circa 50 mila euro.
Comune di Piancastagnaio – San Casciano dei Bagni. Nei mesi scorsi, inoltre, la Provincia di Siena ha chiesto di inserire nel protocollo siglato a novembre anche il consolidamento del ponte sulla Sp20 sul fiume Paglia e del ponte sull’Orcia, danneggiati dalle forti precipitazioni autunnali. Mentre per il secondo la richiesta è in fase di valutazione in base alle risorse regionali disponibili, il primo conterà su un contributo della Regione pari a 1,3 milioni di euro. L’intervento è fondamentale per ripristinare la sicurezza della circolazione stradale nell’area, dopo la realizzazione di una viabilità provvisoria a valle del ponte tesa a ridurre i disagi delle comunità locali. Attualmente il progetto è in fase di approvazione ed è già in corso il puntellamento delle arcate danneggiate e contigue alla pila ceduta anche a seguito dell’erosione dovuta alle forti piogge alluvionali dell’autunno scorso.
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