Il sindaco di Sarteano Francesco Landi ha una posizione chiara sul Patto di stabilità, ribadita ieri mattina al Prefetto di Siena assieme agli altri otto sindaci dei comuni della Valdichiana senese, e ripetuto la sera stessa in consiglio comunale in un lungo e dettagliato intervento: “Se il Parlamento ed il Governo non intervengono alla svelta – afferma Landi – i bilanci dei piccoli Comuni saranno presto in ginocchio. Non potremo dare risposte ai cittadini ed è a rischio tutto l’indotto di aziende che lavorano per la pubblica amministrazione”.
Questo l’allarme del sindaco di Sarteano Francesco Landi: “Dal primo gennaio 2013 anche i comuni sotto i 5mila abitanti come Sarteano sono sottoposti a patto di stabilità. Per un Comune piccolo come il nostro, con un bilancio tutto sommato contenuto, significa bloccare gli investimenti e stoppare le opere pubbliche”.
“Ci troviamo nella assurda situazione – continua il sindaco di Sarteano – di avere magari i soldi a bilancio per pagare lavori già fatti, o beni già acquistati dall’ente, ma di non poterli spendere per dei complicati meccanismi contabili. In questo modo si mettono in crisi le aziende, i fornitori di servizi e prestazioni che hanno lavorato per gli enti pubblici.”
“Mentre vorremmo affrontare con decisione tante urgenze sentite dalla cittadinanza, dobbiamo fare i conti con il patto di stabilità che ci obbliga a rimanere fermi. Senza contare che il danno non è solo per l’ente, ma si blocca tutto l’indotto economico. Se il Comune non può pagare, l’azienda non può pagare operai o fornitori, e scatta così una spirale disastrosa”.
“Come abbiamo ribadito con forza al Prefetto, ci auguriamo che si intervenga presto rivedendo questo meccanismo, allentando il patto di stabilità per i comuni virtuosi, ed eliminarlo completamente per i comuni sotto i 5000 abitanti. In questo momento, poi ci sono anche le incertezze sui trasferimenti dello stato, in particolare del Fondo Sperimentale, che ci rende praticamente impossibile ad oggi chiudere i bilanci per tempo e quindi, di fatto, viene limitata enormemente la capacità di incidere da parte degli amministratori.”