“Gli interventi principali previsti a Monteriggioni – spiega l’assessore Violetti – sono due. Uno riguarda la sistemazione del reticolo di fossi di Pian del Casone, del valore di circa 460mila euro, che è in corso di realizzazione. L’altro, che costerà 300mila euro, si svilupperà lungo il corso del torrente Staggia e prevede la costruzione di un argine, che diventerà anche un percorso di servizio per consentire ai mezzi una migliore manutenzione ordinaria. Questo progetto è in fase di progettazione preliminare e vale circa 300mila euro. Ormai a Monteriggioni si è abituati alla presenza costante dei mezzi del Consorzio di Bonifica che operano sul nostro territorio con professionalità e sollecitudine. La recente emergenza meteorologica, che aveva causato una piccola esondazione su di un guado a ” ruota bagnata” della pista ciclabile fra la Colonna e Castellina Scalo ha visto l’intervento dei mezzi del Consorzio in poche ore dall’accaduto. La rete delle misure di sicurezza idraulica già realizzate ed una costante attività di manutenzione hanno consentito finora di tenere sotto controllo la situazione anche se la quantità di pioggia che ha colpito in un tempo ristretto altri territori è stata indubbiamente più forte. Il Consorzio di Bonifica ha dimostrato, almeno nel nostro territorio, di essere affidabile e ciò, soprattutto nei momenti di emergenza, è un rassicurante per tutti, sia per i cittadini che per il Comune”.
E’ attualmente in atto un percorso di riforma intrapreso dalla Giunta della Regione Toscana per la definizione di nuove regole nel la gestione dei comprensori idrografici ed i Consorzi di bonifica potrebbero tornare ad essere gli unici soggetti gestori, con il trasferimento ad essi di tutte le competenze assegnate attualmente a Provincie ed Unione dei Comuni , unificando funzioni non sempre ben coordinate fra loro. Sembra, infatti, che dagli attuali 41 comprensori e 26 gestori (13 Consorzi e 13 comunità montane/unione dei comuni) si dovrebbe passare a 6 comprensori e 6 consorzi gestori. Sono in corso di ridefinizione anche temi importanti come “definizione di beneficio e determinazione dei contributi”, rapporti con la protezione civile, potere di espropri e norme in materia di edilizia.
“Vista la fragilità del territorio della Regione – aggiunge Violetti – anche a causa di scelte urbanistiche sbagliate e dannose, accentuate dalle trasformazioni climatiche in corso, la mitigazione del rischio idraulico può derivare esclusivamente da una attenta e continua opera di manutenzione ordinaria e straordinaria di un reticolo idrografico molto articolato. Disporre quindi di un soggetto capace di operare con professionalità, snellezza e risorse finanziarie autonome è indispensabile”.
Il Consorzio sta anche lavorando sulla progettazione del prolungamento della pista ciclabile dalla Colonna a Badesse.