E’ Laura Di Banella la nuova segretaria dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Asciano. Lo hanno deciso i democratici ascianesi nel corso del congresso svoltosi il 28, 29 e 30 ottobre nei tre circoli comunali. 110 voti validi, ed 1 sola scheda bianca, sono state le preferenze che hanno decretato l’elezione della nuova segretaria. Un congresso che è stato ritardato a causa degli eventi alluvionali che hanno colpito duramente il comune di Asciano.
Laura, mamma quarantenne, lavora presso un’azienda agricola della zona, una laurea in produzioni animali e un passato come segretario di circolo Asciano Centro. L’unica candidatura, quella di Di Banella, giunge dopo un bel percorso di dibattito e iniezione di nuova linfa e partecipazione all’interno del Pd. Il percorso che ha portato alla candidatura ha visto nel corso delle settimane antecedenti la convergenza sulla candidata, e la convergenza sulla candidatura sui segretari di Circolo. Linda Francini, nuovo segretario del circolo Centro che subentra a Di Banella, Simone Mascelloni segretario dei circolo I Lecci e Duccio Ciacci segretario del Circolo Arbia sono invece le due riconferme.
“Ho grande stima – afferma Di Banella – dei due segretari riconfermati e grande fiducia in Linda e li ringrazia per la disponibilità e l’impegno e augura a loro un sincero buon lavoro ed è certa di una sincera e proficua collaborazione. Un ringraziamento particolare va al segretario uscente, Leonardo Carta, che giovanissimo segretario dell’UC Asciano ha saputo dimostrare molta preparazione e doti umane e di ascolto che spesso non caratterizzano i politici ad ogni livello”.
Nella sua relazione programmatica, presentata in tutti e tre i circoli, la candidata si è presentata dichiarando: “Da sempre per capire da che parte andare – afferma Di Banella – è necessario partire da dove veniamo e valutare quanta strada abbiamo fatto e quali sono gli errori commessi da cui trarre insegnamento. Ho in mente un partito saldamente radicato nel territorio, animato dalla partecipazione. Il Pd deve diventare il partito del confronto pubblico, informato, acceso e ragionevole, aperto alle diversità e alla contestazione. Un partito che sia la cerniera tra la società e le istituzioni. Un partito che propone soluzioni, ma che crea anche consenso intorno alle sfide che nel breve periodo possono apparire impopolari. Il Pd che ho in mente è il partito che accoglie ed ascolta tutti, in cui i più capaci e motivati, qualunque sia la loro casacca passata, presente o futura, saranno chiamati a dare il loro contributo, fuori da logiche correntizie che, in passato, tanto male ci hanno fatto. Dobbiamo ripartire tutti insieme – conclude Di Banella – abbandonando ogni personale contrapposizione, che non sia validamente basato su visioni politiche diverse. Riscopriremo così il gusto di trovarci a discutere insieme a persone accomunate da uguali diritti, doveri e speranze, impegnati a migliorare la nostra comunità locale”.