Il protocollo d’intesa continua: “Oggi le città non esistono in quanto entità delimitate da confini fisici o di mera appartenenza, ma si potrebbero definire come un sistema di sottoinsiemi virtualmente unitario il cui attore principale è la comunità; i confini, infatti, sono così dilatati che per realizzare l’insieme unico dobbiamo lavorare sempre di più nella costituzione di una “rete” che superi i meccanismi tradizionali dello scambio commerciale tipico della Dodecapoli, ma come per la Dodecapoli rappresenti valori unitari pur mantenendo inalterate le specificità; sulla base di tali considerazioni i Comuni hanno avviato il percorso per la richiesta di iscrizione delle città etrusche al patrimonio dell’UNESCO, elaborando un progetto di candidatura unitaria che superi il concetto del monumento o del singolo sito, ma si orienti verso la ricostruzione del sistema delle città-stato, valorizzando non solo le caratteristiche artistiche dei singoli siti, ma i valori comuni che le uniscono; l’oggetto della candidatura, infatti, non è riferito solamente alla ricchezza testimoniale della civiltà Etrusca presente nelle città, ma alla condivisione degli elementi costitutivi dell’intero sistema urbano, paesaggistico e dei valori espresso dalla Dodecapoli, oggetto, quindi, della candidatura è il “sito seriale” rappresentato dalle testimonianze delle città etrusche.” Con l’intento quindi, da un lato di portare avanti azioni e progetti di rete, dall’altro di ottenere quanto prima il riconoscimento Unesco (attualmente l’Italia con 49 siti Unesco è la nazione più titolata al mondo) la firma, sottoscritta a Chiusi, cui potrebbero aggiungersi altri Comuni, impegnerà tutte le amministrazioni aderenti ad aumentare reciprocamente la propria rete di rapporti culturali, turistici e commerciali così da fare del progetto, ancora prima del verdetto di Parigi, una occasione effettiva anche di rilancio con ricaduta economica. “La firma di questo protocollo ha un grande valore – dichiarano il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli e l’assessore al sistema Chiusipromozione Chiara Lanari – ed è per noi un onore poterlo tenere a battesimo proprio nella città strettamente collegata a Lars Porsenna ed in cui le testimonianze etrusche, insieme a quelle medievali, longobarde, romane e cristiane, sono a tutt’oggi ben presenti: l’obiettivo Unesco è ambizioso ma dobbiamo adoperarci per portare a buon fine i vari progetti, tra i quali la candidatura a diventare patrimonio mondiale dell’umanità. La firma di oggi rappresenta soltanto il primo passo di quello che senza dubbio sarà un lungo cammino ma, comunque vada, i rapporti e la sinergia che in questi mesi abbiamo creato con le altre città sicuramente rappresenteranno un valore aggiunto sotto il punto di vista progettuale e quindi turistico, commerciale, culturale ed economico.” Il progetto, che comprende quindi tre Regioni: Toscana, Umbria e Lazio, ha un comitato scientifico che supporterà la candidatura Unesco, il cui Presidente è il Professore di storia dell’arte classica all’Università di Perugia Mario Torelli (uno dei massimi esponenti viventi della storia etrusca a livello mondiale) La sigla del protocollo tra i dodici Comuni è stata celebrata anche con la presentazione ufficiale, ed in anteprima, di una nuova e speciale etichetta, realizzata proprio in onore della Dodecapoli etrusca. L’imprenditore Luca Gattavecchi, il creativo Lorenzo Paganelli, ispirandosi al lavoro degli amministratori di Chiusi e a tutti quei valori e bellezze che hanno rappresentato da un lato il mondo antico e che ancora oggi sono la vera forza vitale del territorio, hanno deciso di offrire l’etichetta creata ad hoc per l’occasione “Dodecapoli – Aranth – Principe Etrusco” a Chiusi e a tutta la Dodecapoli etrusca. L’etichetta farà presto il giro del mondo a partire dal Vinitaly di Verona dove sarà presentata alla stampa italiana e mondiale di settore. “L’idea di Luca Gattavecchi e Lorenzo Paganelli –dichiarano il Sindaco Scaramelli e l’assessore Lanari – è veramente straordinaria e ne siamo davvero grati, perché funge da esempio e rispecchia al meglio il senso delle collaborazioni e delle sinergie che possono nascere “a sistema” in seno al progetto di rete Dodecapoli che tutti noi auspichiamo, non solo per la nostra città: ci auguriamo che venga positivamente accolta e che possa stimolare anche altre idee e realtà imprenditoriali delle città e del territorio”
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