Il complesso lavoro per la realizzazione dei drappelloni tattili Il lavoro inizia portando il tratto del Palio su un computer, definendone i contorni con grafica aster, utilizzata da programmi sul modello di “photoshop”. Una volta definito il tratto viene fatta la pellicola, con la quale viene inciso il telaio serigrafico. Il telaio, formato da fili di seta finissimi, viene cosparso con una resina speciale su cui viene applicata sopra la pellicola con sopra il tratto del Palio. Telaio e pellicola vengono esposti per un po’ di tempo ad una luce particolare, quella del bromografo. Successivamente il telaio viene “lavato” con dei solventi speciali in modo tale che la resina che non è stata esposta alla luce del bromografo, perché “oscurata” dal tratto stampato sulla pellicola, venga tolta. La resina, dunque, rimane dove non c’è il tratto. Al contrario, dove c’è il tratto, i fili di seta sono esposti e non c’è la resina. A questo punto, sotto il telaio, si adagia l’immagine del Palio stampata in precedenza su tela. Sul telaio viene messa un’altra resina particolare, una resina termorigonfiante che viene stesa con un oggetto chiamato RACLA, simile ad una grossa spatola). Con la racla si spinge la resina tra i fili di seta esposti del telaio che passa sotto, dove c’è l’immagine del Palio, ricreando i contorni voluti.
“Avere i drappelloni in rilievo – afferma Massimo Vita, presidente dell’ Unione italiana ciechi della sezione di Siena – costituisce un motivo di emozione che i ciechi e gli ipovedenti di questa città provano dentro di sè. L’attenzione della casa comune per dei cittadini che non possono vedere questo simbolo importante per la loro città è molto apprezzata da tutti noi. Ci sentiamo, così, più partecipi del massimo evento per un senese. Esprimo, per questo, il grazie più sentito all’amministrazione comunale, a titolo personale e della categoria che rappresento. Sono sicuro che potremo continuare a lavorare insieme per il bene di questa meravigliosa città”.
“Le emozioni del Palio – afferma Franco Ceccuzzi – vanno oltre ogni ostacolo. La realizzazione dei due drappelloni per i non vedenti sono l’ennesima dimostrazione della sensibilità della nostra città che, nella sua Festa, trova un momento di grande condivisione di quei valori che sono espressione dell’intera comunità. I colori, le immagini, i rumori legati alla nostra Festa si esprimono nel drappellone, come la sintesi più alta e rappresentativa. Con questo spirito, nel solco dell’esperienza avviata dalla precedente amministrazione, abbiamo deciso di rinnovare questa presentazione, per dare un segno concreto che le emozioni del Palio sono veramente universali. Basta avere il cuore e la passione per viverle. Vorrei ringraziare le tante professionalità che hanno partecipato a questo progetto, perché con la loro dedizione e la loro abilità hanno fatto un ottimo lavoro dal punto di vista tecnico, ma soprattutto hanno regalato un sogno a tanti contradaioli senesi”.
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