LE PAGELLE AL PALIO di Dav89

ONDA – Luigi Bruschelli detto Trecciolino voto 9

 

Un palio perfetto sia nella gestione che nella corsa. Partenza ottima, anche se è discutibile il momento dell’abbassamento del canape da parte dell’inesperto mossiere. La paliata lo vede sempre in testa, complice anche la forza del galoppo di Ivanov. Eccezionale nel restare a cavallo al terzo San Martino dopo l’inciampo del cavallo. Il Bruschelli si rende ancora una volta artefice di uno storico palio, comunque la si pensi su di lui è sempre di più l’imperatore. Non merita il dieci perché facilitato dalla mossa e dall’assenza nefasta delle due rivali al canape.

 

GIRAFFA – Andrea Mari detto Brio voto 8,5

 

Monta difficilissima, su un cavallo palesemente tra i più inferiori dei dieci. Ciononostante azzecca il tempo della mossa e prova a giocarsi tutte le sue carte. Moedi però non è Fedora Saura, ed il Mari deve stare attento più che altro a restare in sella nonostante i capricci e gli inciampi del cavallo. Tiene dietro all’Onda sino al terzo giro, quando diventa inutile spronare ulteriormente lo stanco Moedi. Il Mari dimostra ancora una volta di essere un fantino di notevole bravura.

 

LECORNO – Andrea Chessa detto Nappa II voto 2

 

Si presenta al canape con un cavallo forse sopravvalutato in questi giorni. Di sicuro tra il fantino e Magic Tiglio l’affiatamento è nullo, il che non giustifica il disastro provocato dal Chessa al primo Casato, che pone precocemente fine a qualsiasi tipo di speranza di vittoria per i lecaioli. Palio pessimo.

 

SELVA – Silvano Mulas detto Voglia voto 5

 

Partenza orribile per il Mulas, con un cavallo che poteva rivelarsi una potenziale sorpresa. Gira tra gli ultimi a San Martino. Palio tra le retrovie, assolutamente al di sotto delle aspettative. Il Mulas ha dimostrato di avere in altro occasioni l’iniziativa e la grinta che in questo caso sono completamente mancate.

 

AQUILA – Giovanni Atzeni detto Tittia voto 6,5

 

Se avesse avuto in sorte un cavallo con una “s” in più forse questo palio sarebbe andato diversamente. L’Atzeni parte bene e fa una prima parte in testa, sbaglia però la traiettoria al primo San Martino, il che consente il passaggio della Giraffa. Nonostante ciò dà battaglia fino a che può farlo. Palio sopra la sufficienza, date le premesse.

 

NICCHIO – Alessio Migheli detto Girolamo voto 8

 

Al Nicchio tocca in sorte forse il cavallo peggiore del lotto, come dimostra il nervosismo tra i canapi e la forzatura del canape di Misteriosu. Il Migheli trova comunque un buon tempo alla partenza, e fa il massimo consentito dal cavallo, arrivando a superare la Giraffa e a rifarsi sotto all’ Onda quando però ormai i giochi sono fatti. Unico appunto: poteva provare con un pizzico in più di audacia a superare prima la Giraffa, che gli fa da tappo per un giro, quando Moedi ormai non ne aveva più.

 

DRAGO – Jonatan Bartoletti detto Scompiglio voto 4

 

Il Bartoletti ha vinto all’esordio, ma nei palii successivi ha dimostrato grandi limiti. Forse non è quella garanzia che si crede. Incredibile il tempo della mossa: si gira per guardare Gingillo ed arretra per prendere lo slancio, ma complice il tempo di abbassamento del canape, il risultato è quello di partire per ultimo. Sprona quindi Lampante per tre giri, ma ormai i giochi sono fatti. Tra i peggiori.

 

BRUCO – Giuseppe Zedde detto Gingillo 5,5

 

Dà la mossa al genero, e questo è innegabile. Tuttavia sarebbe carenza di onestà intellettuale non riconoscere che l’incompetenza di chi era sul verrocchio non abbia sfavorito il Bruco. Il signor Chiaudani abbassa troppo presto il canape, condannando Gingillo ad un palio d’inseguimento, proposito a cui peraltro rinuncia quasi subito. Con Mississippi era lecito aspettarsi qualcosa di più, anche se di rincorsa.

 

 

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