Con un finanziamento accordato dal Ministero dell’Università e della ricerca di 826 mila Euro, LDS, nato dall’esperienza e dall’attività di ricerca sviluppatesi nel corso degli anni nei laboratori di chimica farmaceutica e di chimica organica del Dipartimento Farmaco-Chimico Tecnologico dell’Ateneo senese, mira all’industrializzazione di procedure e servizi, ma soprattutto, nel medio termine, alla brevettazione di alcuni farmaci, della loro sintesi e dei modelli computazionali utilizzati per la loro progettazione.
Sono cinque al momento i soci di LDS: i professori Maurizio Botta, Maurizio Taddei e Fabrizio Manetti (Università di Siena), il CISI Scrl (società di Milano attiva nel settore biotecnologie-scienze della vita che opera come incubatore di impresa), e l’Ateneo senese, che per la prima volta ha deciso di entrare nel capitale di un suo spin off, con il 5% del capitale sociale.
Identificazione di molecole dotate di una certa attività biologica nei confronti di un bersaglio molecolare – enzima, proteina di membrana, canale ionico, interazione proteina-proteina – proposto dal cliente che commissiona il lavoro, e ottimizzazione dell’attività biologica desiderata e delle proprietà farmaco-cinetiche di potenziali farmaci già identificati da LDS in precedenza o proposte dal cliente stessom, saranno i due principali campi di azione del nuovo spin off.
A disposizione delle aziende farmaceutiche e biotecnologiche LDS metterà l’eccellente esperienza maturata dai propri soci fondatori e dai loro collaboratori negli ultimi dieci anni di attività nel campo della modellazione molecolare, della sintesi organica e della valutazione biologica. Il gruppo di ricerca altamente specializzato interagirà con il mercato farmaceutico offrendo la propria esperienza di ricerca per progetti di forte valore innovativo.
“Fare impresa in un momento difficile come questo – ha detto il professor Maurizio Botta – rappresenta sicuramente una sfida, ma LDS si presenta sul mercato con grandi capacità ed esperienza, che sono il nostro punto di forza. Il finanziamento che ci è stato accordato è contemporaneamente per noi una fondamentale base di partenza e un segnale molto forte di fiducia. Nei prossimi mesi svilupperemo progetti attraverso i quali ci aspettiamo di riuscire a posizionarci positivamente sul mercato”. E per dare impulso alla propria attività, tra qualche settimana la nuova società sarà in grado di aprire le sue porte a giovani ricercatori.
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