Siamo un gruppo di giovani che ha avuto modo di confrontarsi sulle esigenze della società colligiana e che al termine si è trovato unito a sostenere Stefano Nardi come segretario del Pd colligiano. Le soluzioni da prendere non dovranno mai più essere preconfezionate; le decisioni dovranno essere frutto di tavoli concertativi che riescano ad elaborare le richieste pervenute (pur avendo ben chiara la separazione tra partito e amministrazione, ma allo stesso tempo il ruolo di intermediario necessario del partito tra il cittadino e chi lo amministra): ecco perché è importante che sia il mondo associativo, che la comunità tutta sappiano organizzarsi in organismi capaci di esprimere, nella forma più vincolante possibile, esigenze unitarie. Allo stesso tempo il partito dovrà farsi promotore di forum tematici, che siano vere occasioni di confronto secondo il metodo dello sperimentalismo democratico. Abbiamo parlato di costruire perché il Pd ha perso quella credibilità che, sola, può renderlo un punto di riferimento e un’ancora di speranza per chi, purtroppo sempre in numero maggiore, sta pagando sulla propria pelle il prezzo della crisi. La nostra idea è quella di un “partito palestra” che offra lo spazio per la “mobilitazione cognitiva”, per confrontare molteplici e limitate conoscenze, imparare ognuno qualcosa, confrontare errori, cambiare posizione, costruire assieme soluzioni innovative per stare meglio e gli strumenti e le idee per farle vincere; e permettere così anche che dal confronto collettivo si profili e vada emergendo un avvenire migliore. Un partito che deve essere un punto di riferimento per i cittadini di Colle e un interlocutore credibile di tutta la Valdelsa, perché sappiamo fin troppo bene che solo in un’ottica di politiche integrate a livello sovracomunale possiamo trovare quelle risorse necessarie per migliorare il nostro territorio. Pensiamo ad una rinascita politica che porti nuovi stimoli, sensibilità ed interessi all’interno del Pd colligiano in modo da poter tutti quanti superare questa crisi politica e poter finalmente guardare al futuro con un po’ più di speranza. Naturalmente un partito aperto che sarà necessariamente la casa ideale dei progressisti, anche in vista delle prossime amministrative; momento più che mai delicato per la nostra città e per tutti i cittadini che vogliono risposte concrete ai loro bisogni: conquistare il voto non sarà facile, troppe speranze deluse hanno fatto voltare le spalle a molti elettori storici della tradizione della sinistra;sarà importante riuscire, finalmente, a confrontarsi nel modo più aspro possibile nelle sedi deputate ma uscire poi con una voce sola all’esterno, pur sapendo che l’esempio nazionale non è confortante. Chiarezza sui temi che devono essere i temi di una sinistra moderna attenta alle tematiche del lavoro, che deve prevalere sulla rendita, dell’istruzione, dell’ambiente e dei diritti civili.
Andrea Senesi, Bianca Bartoli, Francesco Chiantese, Francesco Casella, Sara Buti, Riccardo Casamonti, Andrea Rossini, Ivan Pacini, Claudio Niccolini, Gianni Terrosi
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