L’idea lanciata dal priore del Nicchio Paolo Neri scuote il mondo del Palio: “Potremmo abolire la rincorsa”, è l’idea lanciata agli altri onorandi. Lo ha fatto con una lettera inviata agli altri sedici priori, nella quale Paolo Neri indica alcuni punti che potranno essere oggetto di discussione di una riunione, sempre tra onorandi, che si svolgerà il 3 gennaio. Tra i capitoli che compongono l’articolata proposta, oltre alla gestione dei posti in palco, alla depenalizzazione di alcune sanzioni e alla gestione dei percorsi a rischio delle contrade, c’è anche l’abolizione della rincorsa. Per di più, la proposta è rafforzata dalla motivazione che la rincorsa stessa è solo il frutto della “birbata di un fantino”.
La rincorsa ha meno di cento anni. La maggior caratterizzazione della partenza del Palio di Siena è stata un’invenzione dovuta al comportamento di Angelo Meloni detto Picino, che correndo nell’Oca il 2 luglio 1928 riuscì a trovare il modo di trovare una partenza lanciata forzando la mossa. Infatti, l’ordine al canape redatto a mano prevedeva la chiamata di tutte le dieci contrade. Viste le qualità del Palio di quei tempi, con un simile vantaggio Picino vinse quella carriera.
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