Io ho scelto e voterò Pierluigi Bersani perché per costruire il futuro dell’Italia servono contenuti, serve un progetto da portare avanti con serietà, correttezza e concretezza.
Pierluigi Bersani, senza egocentrismi e demagogia, ha dimostrato di saper fare, di sapere mettere in pratica azioni per perseguire un progetto che deve essere di lungo respiro ma che deve anche tener conto delle difficoltà che ci sono oggi. E’ proprio in momenti così complessi che dobbiamo ribadire il fermo impegno verso la tutela dei diritti civici, verso il lavoro, verso la salvaguardia delle fasce deboli, verso la coesione sociale, senza la quale non si va da nessuna parte. Da questi punti fermi occorre ripartire pensando allo sviluppo, all’Europa, all’Italia che può ripartire. Pierluigi Bersani incarna tutto ciò, e con serietà e sincerità ci dice che non sarà facile, ma che l’impegno sarà massimo. Ecco, io ritengo che anche di questo l’Italia abbia bisogno: di politici che lasciano perdere gli slogan e le battute facili e che cominciano anche su questi aspetti a voltare pagina perché la politica deve tornare ad essere credibile. Voterò Bersani perché ha sempre mostrato di rispettare il suo partito che non è un giacchetto che indossiamo momentaneamente per non andare in giro nudi. Un partito è fatto dalle migliaia di iscritti che ogni giorno in ogni città lo fanno vivere, nel rispetto degli organismi e delle regole che democraticamente ne reggono l’esistenza.
E’ positivo oggi vedere tanto interesse per queste primarie che hanno riacceso la voglia di partecipare, grazie anche a tutti i candidati, a partire da Matteo Renzi che per primo è sceso nell’agone elettorale aggiungendo non poco al confronto. Chiunque vinca sappiamo che non sarà facile ma sappiamo tutti bene che quella di domenica sarà una data importante perché ne uscirà il leader del centrosinistra nelle prossime elezioni politiche. Pierluigi Bersani è la persona giusta perché ha l’esperienza e la serietà per avviare una fase autenticamente nuova, proprio perché fondata sui progetti e sui contenuti”.
Lucia Coccheri