Celebrato questa mattina il sessantottesimo anniversario della liberazione di Poggibonsi dal nazifascismo, avvenuto il 18 luglio 1944.
Per ricordare la fine della guerra e l’entrata a Poggibonsi delle brigate partigiane e delle truppe Alleate del generale Juin, l’assessore Filomena Convertito, con le autorità civili e militari della città e la sezione locale dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), ha deposto una corona in piazza XVIII luglio alla lapide in memoria della Liberazione. Successivamente alla Biblioteca comunale Pieraccini di viale Marconi è stata deposta una corona al cippo dedicato ad Alcide Cervi, padre dei sette fratelli uccisi dai fascisti nel 1943 a Reggio Emilia.
Lo spettacolo di questa sera
Questa sera poi alle 21,30 al Cassero della Fortezza Medicea il sindaco Lucia Coccheri ricorderà l’anniversario della Liberazione in apertura dello spettacolo di Simone Cristicchi “Mio nonno è morto in guerra – voci, canzoni, memorie della seconda guerra mondiale”, che parla proprio della seconda guerra mondiale attraverso il racconto di 57 storie minime di altrettanti reduci. Lo spettacolo (ingresso intero 12 euro e ridotto 10 euro) fa parte del programma del festival Atuttomondo organizzato dall’associazione Timbre. Per informazioni è possibile contattare l’Urp al numero 0577.986203 o visitare il sito del Comune www.comune.poggibonsi.si.it.
La Liberazione di Poggibonsi
Poggibonsi fu liberata il 18 luglio del 1944 dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale è stato il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della città i partigiani parteciparono attivamente alla battaglia contro l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito all’avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò a Poggibonsi dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono a Poggibonsi dove trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca.
Poggibonsi è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell’antifascismo, espressero una forte opposizione passiva al regime. Con lo scoppio della guerra ed il passaggio del fronte, forte fu l’impegno della Resistenza.