Marchionni: “Bene il sostegno della Regione per il Santa Maria, ora si parli del suo futuro”

“Una notizia positiva per Siena e per tutta la comunità che ci consente di guardare al futuro del Santa Maria della Scala con più fiducia e con più speranza”. Questo il commento di Maura Marchionni, membro dell’esecutivo dell’Unione comunale del Pd di Siena, sul finanziamento straordinario di 400mila euro deliberato ieri, lunedì 27 agosto, dalla Regione Toscana per il Santa Maria della Scala.

 

“Come annunciato dal Presidente Enrico Rossi nei giorni scorsi – continua Marchionni – le risorse della Toscana sono arrivate. Si tratta di un passaggio importante per il Complesso museale senese e per i dipendenti che vi lavorano. Ci sono, ora, tutte le condizioni per avviare gli iter delle gare e costruire strade credibili per il suo rilancio. Questo risultato è frutto dell’impegno di Rossi, che ringraziamo per l’attenzione che dimostra, da sempre, verso il nostro territorio e verso uno dei suoi ‘gioielli’, ma anche di quel ‘Patto dello sviluppo’ firmato lo scorso 30 aprile con il quale la Regione si impegnava a sostenere il percorso di Siena Capitale, che ha al suo centro proprio il rilancio del Santa Maria della Scala. Un patto voluto fortemente anche dall’ex sindaco Franco Ceccuzzi e che, oggi, ci consente di poter ricevere l’aiuto concreto della Regione”.

 

“Rammarica – prosegue Marchionni – leggere commenti di chi scarica la colpa della difficile situazione del Santa Maria sugli ultimi dieci mesi di amministrazione comunale. E’ l’acredine di coloro che hanno portato al commissariamento la città e che, non votando la variazione di bilancio hanno fatto saltare la gara del Santa Maria della Scala, mettendo in grave crisi tutto il complesso museale. Sono gli stessi che, almeno per un mandato, hanno osservato senza far niente, il Santa Maria della Scala isolarsi sempre di più dall’istituzione comunale, burocratizzarsi e perdere vitalità. Sono coloro che hanno votato lo scioglimento dell’istituzione con conseguenze negative sia sulla gestione che sull’autonomia, che sull’attuazione complessiva del progetto del Santa Maria. Oggi, questi soggetti, sono alla disperata ricerca di una nuova collocazione politica che consenta loro di fare i propri interessi, e non quelli della comunità, per questo motivo strumentalizzano e osteggiano qualsiasi progetto, sulla pelle della nostra città e di tanti lavoratori. Il Santa Maria della Scala ce la farà senza di loro. Ce la farà perché ha tutte le potenzialità per essere un polo culturale ed espositivo di livello internazionale; ce la farà perché le istituzioni sanno quanto esso sia importante per Siena e per il suo territorio; ce la farà perché i cittadini si sono già mobilitati per difendere questa struttura”.