“I cittadini devono sapere con chiarezza – prosegue l’assessore – che superare l’attuale frammentazione delle 12 centrali sparse sul territorio significa ottenere un servizio di qualità migliore rispetto a quello che, pur ottimo, assicuriamo oggi, e quindi, visto che parliamo di emergenza, salvare più persone in pericolo di vita. Non ci motiva affatto la necessità di risparmiare. A questa abbiamo provveduto e stiamo provvedendo in altri modi, razionalizzando, eliminando sprechi e disservizi. Vogliamo intervenire solo ed esclusivamente per migliorare il servizio”.
“Il buon funzionamento del 118 – aggiunge – non dipende dalla collocazione fisica delle centrali operative, ma dalla loro organizzazione, dalla qualità professionale degli addetti, dalle attrezzature tecnologiche installate e dai protocolli che si utilizzano. In Toscana – conclude l’assessore – vogliamo un servizio di emergenza che sia a livello europeo e organizzato secondo i criteri che ci consentono di miglior
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